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Cronaca

Sant'Ermete, abitanti infuriati: "Costretti a vivere nelle cantine sporche dei palazzi"

Dopo la contestazione all'assessore alla casa Zambito, nel corso dell'assemblea pubblica del Partito Democratico, gli abitanti delle case popolari ribadiscono le pessime condizioni in cui vivono e organizzano un incontro con le istituzioni

Contestata l'altra sera all'assemblea pubblica del Partito Democratico al circolo Arci di Sant'Ermete l'assessore alla casa del Comune di Pisa Ylenia Zambito da parte degli abitanti del quartiere popolare che hanno ribadito tutte le loro difficoltà, problemi, hanno affermato, la cui risoluzione non può essere rimandata alla realizzazione del progetto di riqualificazione.

"Sono diversi mesi ormai che noi abitanti del quartiere ci stiamo organizzando per ottenere tutti quei diritti che le Istituzioni che amministrano questa città ci stanno togliendo giorno dopo giorno - affermano i residenti - sono mesi che stiamo denunciando le nostri condizioni: famiglie senza reddito costrette a vivere senza luce, acqua e gas, c'è chi addirittura abita nelle anguste cantine dei palazzi infestate di topi e insetti, sfratti per morosità incolpevole, una bassa scolarizzazione e da qui la necessità di attivare nello spazio sociale occupato ripetizioni gratuite per bambini e ragazzi del quartiere e non. Nel quartiere è sotto gli occhi di tutti la presenza di decine di case popolari vuote che potrebbero colmare l'emergenza abitativa".

"Tutto questo disagio che subiamo - proseguono gli abitanti - siamo andati a ribadirlo all'assemblea pubblica convocata dal Partito Democratico, per avere delle risposte immediate e chiarezza sul progetto delle nuove case popolari in costruzione. Ci siamo trovati di fronte alla rappresentazione di tanti bei progetti che trasformeranno il quartiere, ma su questo non ci sono tempi certi e soprattutto ci siamo trovati di fronte diversi politici che ci hanno trattato con sufficienza quando abbiamo reclamato i nostri problemi. Quanto successo all'interno del circolo, non ha niente a che vedere con la violenza come precisato dal sindaco ma trattasi invece di una legittima contestazione documentabile anche con un video. Pensiamo che non ci sia da “ristabilire un clima democratico”, anzi siamo certi  che gli amministratori della città debbano assumersi le loro  responsabilità".

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"Per quanto riguarda le contestazioni alla Società della Salute - sottolineano gli abitanti di Sant'Ermete - è stato dichiarato sui giornali che la scorsa settimana abbiamo commesso effrazioni e violenze durante il presidio con cui abbiamo ottenuto un incontro col direttore Cecchi e l'assessore Capuzzi. La vera violenza la subiamo noi quando singolarmente ci rechiamo ai servizi sociali per richiedere aiuti economici che non ci vengono dati ma anzi, ci vengono continuamente sbattute le porte in faccia senza ricevere nessuna risposta. Ogni qualvolta ci rechiamo dagli organi preposti come queste sedi amministrative e pubbliche che dovrebbero dare un servizio ai cittadini, c'è un rifiuto totale nei nostri confronti e gli amministratori si scaricano la palla tra di loro senza affrontare realmente i nostri problemi".

Martedì 5 novembre, alle ore 10,30, per affrontare la situazione gli abitanti del quartiere hanno organizzato presso lo Spazio Popolare Occupato un tavolo di confronto, al quale è prevista la partecipazione di Apes e Società della Salute. "Ci chiediamo ora - concludono gli abitanti - se parteciperà anche l'assessore Zambito del Partito Democratico, il partito di maggioranza che governa questa città o se invece addurrà qualche pretesto per non presentarsi. Noi crediamo che le difficoltà in cui sempre più numerosi cittadini si dibattono ogni giorno necessitino della partecipazione di tutti, soprattutto di chi è chiamato a dare risposte alla emergenza abitativa sempre più drammatica a Pisa e Provincia".

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