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Cronaca Centro Storico / Via San Francesco

Piazza San Francesco: contestazione alla manifestazione delle sentinelle

Circa un centinaio di persone ieri sono scese in piazza "a difesa della famiglia tradizionale e contro le unioni civili". Contromanifestazione di associazioni e movimenti cittadini che hanno contestato l'iniziativa delle sentinelle

Da una parte il silenzio delle sentinelle, riunite in "una veglia a difesa della famiglia tradizionale". Dall'altra la musica dei movimenti e delle associazioni scese in piazza per manifestare contro l'omofobia. Nel mezzo un cordone di poliziotti in tenuta anti sommossa, a tenere separati i due presidi. Doppia manifestazione ieri in piazza San Francesco. Un centinaio di persone sono rimaste per circa un'ora in piedi, leggendo libri in silenzio per "riaffermare che il matrimonio è solo tra un uomo e una donna" e per protestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili attualmente in parlamento. Dall'altra parte, in via San Francesco, la protesta rumorosa di circa 200 manifestanti appartenenti a vari movimenti e associazioni cittadine, con canti, balli e sfottò indirizzati alle sentinelle. Due visioni diverse della famiglia che ancora una volta sono tornate a contrapporsi, come già nell'ottobre scorso quando in piazza dei Cavalieri la manifestazione delle sentinelle fu contestata, a tratti anche in modo piuttosto acceso, dal mondo gay e dai diversi movimenti cittadini.

LE SENTINELLE. Dopo aver 'invaso' oltre cento piazze italiane le sentinelle sono tornate a 'vegliare' anche su Pisa. "Non siamo ne un movimento politico ne un'associazione - hanno spiegato le sentinelle - siamo solo un popolo formato da tante persone che desiderano seguire la verità, senza imporla a nessuno ma senza rinunciare a viverla pubblicamente. La nostra idea di famiglia si fonda sul matrimonio e il matrimonio può essere solo tra uomo e donna. Pur  riconoscendo la bontà del desiderio di paternità e maternità pensiamo che un desiderio non sia automaticamente convertibile in un diritto, soprattutto quando lede i diritti dei più piccoli e indifesi".

Al centro della protesta delle sentinelle il ddl Cirinnà attualmente in Parlamento: "Una legge che equipara le unioni civili ai matrimoni - hanno affermato i manifestanti - ciò significa che un bambino potrà essere cresciuto da due uomini o due donne, quindi privato del papà, della mamma o di entrambi. Inoltre questa legge, se approvata, aprirebbe la strada alla pratica dell'utero in affitto, una pratica che di fatto istituzionalizza una nuova forma di schiavitù e sfruttamento, rompendo il legame biologico e intimo che si crea in gravidanza".

'Sentinelle in piedi' e la contromanifestazione delle associazioni gay (Foto: Tommaso Fabiani/PisaToday)

LA CONTRO MANIFESTAZIONE. Dall'altra parte circa duecento persone hanno manifestato dietro allo striscione con su scritto 'Voi in piedi noi in tutte le posizioni'. "Un'allusione non solo sessuale - hanno detto i contro manifestanti - ma è un invito al pensiero molteplice. Da una parte il loro rimanere fermi su posizioni bigotte e ormai passate, dall'altro il nostro approccio e la nostra capacità di assumere posizioni diverse all'interno del mondo, imparando ad accettare anche le differenze".

"Le sentinelle si promuovono come un movimento pacifico - hanno continuato - ma in realtà di pacifico non hanno niente e lo dimostra anche il nome che si sono scelti che deriva dal gergo militare. Il messaggio che lanciano è un messaggio di odio: sono contrari al progetto di educazione alle differenze nelle scuole perchè per loro è sinonimo di educazione all'omosessualità e alla perversione. Posizioni ridicole e volutamente forzate. Educare alla differenze è importante come purtroppo dimostra anche il recente caso di bullismo ai danni di una ragazzina di colore che si è verificato in una scuola della città". Terminata la protesta i manifestanti si sono poi diretti verso Ponte di Mezzo dove hanno appeso uno striscione.

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