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Cronaca

Contraccezione gratuita, dibattito in Regione: "Ora più informazione sull'aborto"

Il Tavolo regionale sulla 194 chiede alla Giunta di assicurare la conoscenza e l'assistenza del percorso medico

L'attenzione della Regione Toscana sulla contraccezione prosegue. Il Tavolo regionale dedicato, con i suoi consiglieri, chiede infatti alla Giunta un passo ulteriore sul lato dell'informazione, in particolare per quanto riguarda l'interruzione volontaria della gravidanza

"Con l’introduzione della contraccezione gratuita fino a 25 anni e per le donne tra i 26 e i 45 anni, sotto una determinata fascia di reddito o con specifiche esenzioni - scrivono i membri del tavolo in una risoluzione - la Toscana compie un passo avanti importante sulla prevenzione dell’ivg e sull’educazione alle malattie sessuali, così come avevamo chiesto, tra le altre cose, nel documento approvato dal Tavolo regionale sulla 194. Ora sollecitiamo la Giunta regionale a compiere scelte ulteriori per la piena ed omogenea applicazione della legge del 1978, adottando atti amministrativi necessari, ovvero: la garanzia dell’informazione sull’accesso e le modalità di svolgimento dell’ivg; i setting adeguati di accoglienza e la privacy per tutto il percorso dell’IVG; la possibilità di scelta tra aborto farmacologico e chirurgico in tutte le strutture in cui si attua l’aborto chirurgico; l’organizzazione della somministrazione dell’aborto farmacologico in strutture ambulatoriali/consultoriali; il potenziamento del ruolo del consultorio nel percorso IVG; la contraccezione gratuita di tutti i metodi che la scienza mette a disposizione".

Contraccezione gratuita per gli under 26

"Mettere in campo tutti gli strumenti utili a tutela della 194 - commentano - è oggi più che mai necessario, poiché il diritto delle donne di scegliere sul proprio corpo e della propria vita viene messo costantemente a rischio non solo dalle difficoltà logistiche che spesso si presentano nelle strutture a causa dell’alto tasso di medici obiettori, ma anche da un vento di regressione culturale in tema di diritti che soffia pericolosamente in tutto il Paese. Per questo, chiediamo che la Regione Toscana adotti misure congrue a garantire alle donne la piena applicazione della legge, e con essa la possibilità di scegliere tra l’intervento chirurgico o farmacologico, le pluralità e la qualità dei servizi offerti nei poliambulatori. E' tempo di intervenire in modo sempre più capillare tutelare un diritto delle donne sancito dalla legge, che nessun cambio di maggioranza al Governo del Paese o delle città potrà mettere in discussione".

La consigliera regionale Alessandra Nardini: "Bene l'iniziativa del Presidente Rossi sulla contraccezione gratuita per determinate fasce di reddito e di esenzione. Dal Tavolo sulla 194 abbiamo chiesto chiaramente di garantire anche l'IVG farmacologica in tutte le strutture, ma soprattutto il potenziamento del ruolo dei consultori e dell'educazione sessuale e affettiva. Una società con cittadini che smettono di vedere la sessualità come un tabù e che sono sessualmente e affettivamente consapevoli è una società più evoluta e più sicura sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista del rispetto reciproco".

I consiglieri regionali facenti parte del Tavolo regionale sulla 194: Paolo Sarti, Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra); Serena Spinelli (Art. Uno Mdp); Monica Pecori (Gruppo Misto); Monia Monni, Valentina Vadi, Alessandra Nardini, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi, Ilaria Giovannetti e Ilaria Bugetti.

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