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Cronaca

Sfruttamento delle donne: 'Contratto', un aiuto per liberarsi da schiavitù e maltrattamenti

Il progetto Contratto è attivo anche a Pisa: ideato per aiutare le vittime della tratta e della prostituzione, inserendole in un percorso che parte dall'uscita della clandestinità a arriva all'inserimento lavorativo

Il progetto ConTratto è un sistema di interventi per aiutare le persone ridotte in schiavitù e vittime di tratta negli ambiti della prostituzione, del lavoro e dell’accattonaggio, molto attivo sul territorio pisano. Il punto della situazione è stato fatto giovedì 11 luglio in un convegno nella sede della Provincia di Pisa. Tra i presenti l’assessore provinciale Anna Romei e Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente della Società della Salute.

Solo nel 2012 sono state 40 le donne aiutate: il programma, dalla durata da 1 a 2 anni, prevede un percorso che parte dall’uscita dalla clandestinità e arriva fino all’inserimento lavorativo. Le donne arrivano principalmente, ma non solo, da Nigeria, Albania, Romania ed ex-Jugoslavia.

"Abbiamo costruito in questi anni un sistema a rete fatto di associazioni, istituzioni e soprattutto persone - ha dichiarato il sindaco Marco Filippeschi -  Un patrimonio da non disperdere. Dobbiamo anzi continuare nella nostra azione per contrastare questo fenomeno terribile che è la tratta degli esseri umani, e dove possibile aumentare l’efficacia del nostro operato".

L'Associazione D.I.M - Donne in Movimento, si occupa della tratta delle donne che vengono sfruttate negli ambiti che vanno dalla prostituzione allo spaccio fino al lavoro nero. Gli operatori e i volontari dell’ associazione, dopo aver ricevuto le segnalazioni dai servizi sociali, forze dell’ordine o attraverso il numero verde specifico, attivano per queste donne un percorso di regolarizzazione e inserimento lavorativo. In via Italo Possenti c’è lo sportello dell’associazione, a cui le donne si possono rivolgere direttamente, aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì anche dalle 15 alle 18. Attivo 24 ore su 24 c’è un numero verde (800 186 086). Il progetto prevede anche una casa di accoglienza, mantenuta segreta per motivi di sicurezza, che può ospitare 8 donne.

Complementare al progetto Contratto c'è Sally People, finanziato dalla Regione Toscana, con la regia della Società della Salute. Si tratta di un’unità di strada che prende contatti con le persone vittime di sfruttamento e cerca di aiutarle, dalla distribuzione di presidi sanitari per contrastare lo sviluppo di malattie, all’aiuto nelle situazioni più pericolose,  fino ai colloqui per creare percorsi di vita alternativi. In rapporto stabile con il consultorio. Se ne occupa la Cooperativa Sociale Il Cerchio: tre uscite settimanali, due dedicate alle donne e una ai transessuali. Nel 2012 3.257 contatti per 674 utenti, 1.159 colloqui in strada e 23 nella sede della cooperativa, 175 accompagnamenti ai servizi sociali e sanitari, circa 20mila medicinali distribuiti, insieme a molto materiale informativo.

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