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Cronaca Pomarance

Controlli Arpat alla discarica Bulera a Pomarance: "Tutto regolare, criticità in risoluzione"

L'ente ambientale ha pubblicato il resoconto delle attività svolte sul sito lo scorso febbraio

"Il controllo non ha evidenziato irregolarità ed è in via di risoluzione la criticità connessa alla gestione delle acque meteoriche dilavanti contaminate e non del piazzale di carico del percolato, che aveva portato all'incremento di alcuni contaminanti nel Rio Bulera a valle della discarica". Sintetizza così l'Arpat, nel proprio articolo di spiegazione, gli esiti dei controlli ordinari fatti a febbraio presso la discarica per rifiuti pericolosi e non, gestita dalla Società Chimica Larderello Ambiente, ubicata in località Bulera nel Comune di Pomarance. L’attività di controllo era mirata ad accertare il rispetto delle prescrizioni contenute nell'Autorizzazione Integrata Ambientale del 2018 e nel successivo aggiornamento del 2020 rilasciata all'installazione (Codice IED 5.4) Discariche, che ricevono più di 10 Mg di rifiuti al giorno o con una capacità totale di oltre 25000 Mg, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti (D1 – D5).

Durante il controllo è stato monitorato lo stato delle matrici ambientali potenzialmente coinvolte, in particolare i rifiuti in ingresso e prodotti dalla discarica (percolato) e le acque superficiali e sotterranee. L'area della discarica è localizzata tra la SR 439 e l'incrocio con la SP 27 ed i centri abitati più vicini sono il piccolo borgo di San Dalmazio e i Comuni di Pomarance e di Castelnuovo Val di Cecina. La discarica è collocata nel bacino idrografico del Fosso Bulera e confina nella parte sud-est con i due rami del Botro Bulera, prima del loro congiungimento subito a valle della stessa discarica; il Botro Bulera confluisce dopo circa 300 metri nel torrente Possera e questo nel Fiume Cecina.

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"L’attività di controllo non ha evidenziato irregolarità -  scrive Arpat - sarà a breve risolta la criticità connessa alla gestione delle acque meteoriche dilavanti contaminate e non (AMDNC e AMDC) del piazzale di carico del percolato. La commistione di tali acque risulta all’origine, in concomitanza con i principali eventi piovosi, con l’incremento di alcuni contaminanti nel rio Bulera a valle della discarica. Il monitoraggio delle acque superficiali nei 6 punti previsti dall’Aia, potenziato ulteriormente per la verifica di questo fenomeno, ha messo in evidenza che la problematica è in via di risoluzione grazie anche al prossimo completamento delle due nuove vasche di contenimento dei due flussi di percolato e della definitiva dismissione della vecchia vasca con l’eliminazione anche dell’attuale piazzale di carico".

"Con la realizzazione delle due nuove vasche (in fase di ultimazione) la gestione del percolato verrà effettuata tenendo separati e distinti i flussi provenienti dal vecchio e dal nuovo corpo discarica. Il percolato proveniente dal nuovo corpo discarica presenta una qualità sensibilmente migliore rispetto a quella del vecchio corpo, dove arsenico e boro sono praticamente assenti, ma presenta un contenuto di cloruri superiore a quello del percolato del vecchio corpo discarica, dovuto al conferimento di fanghi di dragaggio di provenienza marina".

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