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Cronaca

'In treno col biglietto', lotta ai furbetti: al via i controlli sui Regionali della Toscana

L'operazione vuole anche essere un deterrente per chi utilizza i treni senza il titolo di viaggio, portando minori risorse da investire nel miglioramento del servizio ferroviario. Pugno duro di Trenitalia con i trasgressori

Contrastare il fenomeno dell’evasione che comporta una diminuzione di risorse destinate al servizio ferroviario regionale. E' l'obiettivo della nuova attività di controllo promossa da Trenitalia sui treni Regionali e che prenderà il via proprio oggi in Toscana. Nell'operazione 'In treno col biglietto' saranno impegnati cinquanta agenti, provenienti anche da altre regioni, divisi in cinque pool.

La nuova attività, già avviata con successo la settimana scorsa nel Veneto, diventerà di sistema e non sarà quindi circoscritta nei limiti temporali di una campagna spot. Prevede il coinvolgimento di un pool nazionale di agenti Trenitalia che ogni settimana lavorerà in una diversa realtà regionale affiancando un pool locale che resterà invece sempre attivo nella propria realtà. Complessivamente saranno circa 220 gli agenti impegnati in tutt’Italia, tra controllori e dirigenti della Divisione Passeggeri Regionale e personale di Protezione Aziendale Trenitalia.

Ogni attività di controllo sarà svolta da team formati da almeno cinque agenti, specificamente professionalizzati, che si muoveranno insieme, in stazione e a bordo treno, per verificare il possesso e la regolarità del biglietto o dell’abbonamento. La contemporanea presenza di più agenti renderà più veloci ed efficaci i controlli e servirà da deterrente a possibili reazioni aggressive.

Il nuovo approccio di Trenitalia al fenomeno dell’evasione, educativo da un lato, con il lancio di messaggi positivi che invitano al rispetto delle regole, e di maggiore rigore e capillarità nei controlli, dall’altro, va a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori, che paga il biglietto e l’abbonamento, e delle Regioni, cui compete l’onere di finanziare il servizio: maggiori risorse consentono di investire di più nel miglioramento del servizio.

È destinata a cambiare anche la strategia di Trenitalia nei confronti dei circa 2.400 trasgressori che, negli anni, hanno collezionato più sanzioni senza mai versare nulla nelle casse della società. L’azienda è pronta a denunciare l’insolvenza fraudolenta, prevista dal codice penale.

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