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Cronaca

Truffe agli anziani, in un convegno i consigli degli esperti: "Non aprite la porta a sconosciuti"

Durante un incontro, organizzato dalla Prefettura di Pisa e al quale hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell'ordine, sono stati forniti utili consigli per gli anziani e i loro parenti, oltre che per i vicini di casa e gli impiegati di banca e Poste

Si è concluso con successo il convegno, rivolto in particolare agli anziani, organizzato a Pisa dalla Prefettura per condividere strategie di difesa da truffe e raggiri.

Un 'Manuale per difendersi da tutti i raggiri', scritto dal giornalista Antonio Scuglia, e tanti consigli per i cittadini anziani, i loro figli, i nipoti, i parenti stretti, ma anche i vicini di casa, gli impiegati di banche e uffici postali, ed ancora per chi lavora nei luoghi frequentati dagli anziani per fare acquisti, come i mercati rionali.
Questo in sintesi il risultato del convegno 'Gli anziani e le truffe: come difendersi. Parliamone insieme' tenutosi presso l’Auditorium Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa.

È stata un’ utile occasione per parlare a tutto tondo di truffe e raggiri di vario tipo. Il rischio, infatti, aumenta soprattutto in estate, quando molti anziani rimangono soli in casa per lunghi periodi.

Il convegno, aperto al pubblico, ha visto la partecipazione di famiglie, operatori di banca, poste e mercati, dei rappresentanti di Forze dell’Ordine e Polizie locali, dei Sindaci dei 39 Comuni della provincia, degli Assessori regionali competenti, dei  rappresentanti dell’Amministrazione provinciale, dei sindacati e delle associazioni di categoria, con l’obiettivo di dare la massima diffusione alle informazioni.

Tanti i consigli dati dai vertici istituzionali.

“Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati inviati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda proprio personale a casa per il pagamento delle bollette, per i rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 112 o il 113”. Questi i suggerimenti del Prefetto Francesco Tagliente.Convegno truffe anziani-3

“Quando fate operazioni di prelievo o versamenti in banca o in un ufficio postale, non fermatevi mai in strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare sembra una persona distinta e dai modi affabili. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura" ha precisato il Questore Gianfranco Bernabei, intervenuto al Convegno, che ha poi aggiunto “durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato”.

Il Colonnello Angelo De Luca, del Comando Provinciale dei Carabinieri, nel corso del suo intervento ha dato consigli ai figli, nipoti e parenti stretti. “Non lasciate soli i vostri anziani e, anche se non abitate con loro, fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani. Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 112 o il 113. Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, potrebbero avere bisogno di voi”.

Il Colonnello Marcello Montella, Comandante provinciale della Guardia di Finanza, ha fornito consigli per i vicini di casa. “Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti, esortateli a contattare le Forze di Polizia per chiarire ogni dubbio. Segnalate al 112, 113 o 117 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa. La richiesta di esibire denaro o altri valori detenuti in casa o sulla persona è uno dei primi motivi per sospettare che la persona che si ha di fronte non è un appartenente alle Forze dell’Ordine o ad altre istituzioni. Non dare confidenza a chiunque entri in casa per lavori o altro se non conosciuto direttamente”.

Il Vice Questore Stefania Pierazzi, della Polizia Postale e delle Comunicazioni, si è rivolto in particolare agli impiegati di banche e uffici postali. “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma. Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi. Inoltre, è bene ricordare sempre ai propri clienti che mai, dico mai, vengono chieste credenziali bancarie o dati personali per telefono o via mail. A coloro che navigano sulla rete internet raccomando di usare la stessa prudenza che hanno nella vita di tutti i giorni, perché il mondo virtuale nasconde pericoli reali”.

Al convegno hanno portato inoltre il loro contributo il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il presidente della provincia Andrea Pieroni, il direttore generale Giuliano Palagi e gli assessori regionali al Welfare e Politiche per la casa Salvatore Allocca e alla Salute Luigi Marroni.

Quella delle truffe è una criminalità cattiva, che colpisce i deboli e che per questo deve vedere impegnata tutta la comunità”, cosi ha esordito il sindaco Filippeschi, ponendo l’accento sull’importanza di aver creato le migliori condizioni per coniugare gli aspetti relativi alla sicurezza con quelli relativi all’assistenza, attuati dall’Amministrazione comunale tramite i servizi di prossimità garantiti dalla Società della Salute. “Sappiamo che non basta e per questo siamo disponibili a impegnarci di più e meglio, anche insieme agli altri Enti territoriali come la Provincia di Pisa e la Regione Toscana”.

Hanno preso poi la parola  il direttore della Società della Salute Giuseppe Cecchi, il vicepresidente di Anteas Fiorenzo Salvatori e Liana Bandini di Adiconsum.

“La quasi totalConvegno truffe anziani pisa-2ità delle frodi agli anziani - ha ribadito nel suo intervento il giornalista Antonio Scuglia, coautore del libro insieme a Silvio Scuglia - possono essere prevenute semplicemente tenendo alta la guardia, informando capillarmente la popolazione e soprattutto stando vicini agli anziani, in modo da evitare loro il rischio di essere colti di sorpresa dai truffatori”.

Il direttore dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Prof. Pietro Pietrini ha sottolineato come il truffatore faccia leva sulle emozioni della vittima, o spaventandola con minacce di denunce, come nei casi dei 'falsi incidenti', o allettandola con la prospettiva di (troppo) facili vantaggi. Quando il vaglio razionale della critica cede il passo alla spinta emotiva, la truffa va a compimento. Gli anziani sono a rischio anche a causa dell’affievolirsi delle capacità critiche, che si ha nei casi di decadimento senile, e per la condizione di solitudine in cui spesso si trovano a vivere.

I lavori sono stati moderati dal giornalista dell’Ansa Gabriele Masiero e si sono conclusi dopo un interessante dibattito al quale hanno partecipato Paolo Toccafondi de Il Tirreno, Federico Cortesi de La Nazione, Alessandro Turini di 50 Canale e Francesco Gazzetti di Telegranducato.

 

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