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Cronaca Riparbella

Coronavirus, allarme a Riparbella per la variante inglese. Il sindaco Neri: "Contattate l'Asl"

Le procedure di tracciamento sono scattate martedì 23 febbraio, dopo che l'esito di un tampone aveva evidenziato la positività alla variante di una persona che due giorni prima aveva frequentato la messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista

Scatta l'allarme nella zona più meridionale della provincia di Pisa: Riparbella corre il rischio di dover fare i conti con un focolaio della variante inglese di Coronavirus. L'annuncio arriva direttamente dal sindaco del Comune Salvatore Neri, che dalla sua pagina Facebook ha invitato tutti i cittadini a rivolgersi all'Asl per permettere il tracciamento rapido e completo.

Il fattore scatenante del potenziale focolaio risiede nella chiesa di San Giovanni Evangelista, che domenica 21 febbraio è stata frequentata da una persona che, nei giorni successivi, si è rivelata essere positiva proprio alla variante britannica. La stessa variante era stata riscontrata in altri tre casi del Comune: la vicinanza con il territorio di Cecina, che per una settimana almeno sarà chiuso ermeticamente in virtù del passaggio a zona rossa per l'altissima incidenza di nuovi positivi, ha portato la soglia dell'attenzione a livelli altissimi anche a Riparbella.

"Tutti i cittadini presenti alla messa svolta presso la Chiesa San Giovanni Evangelista di Riparbella nella giornata di domenica 21 febbraio sono pregati di contattare gli uffici della Azienda Usl Toscana Nord Ovest al seguente numero telefonico: 0586 614446. Questi dovranno sottoporsi tampone molecolare" è il messaggio indirizzato alla cittadinanza da parte del sindaco Neri.

Cecina zona rossa

Il territorio comunale di Cecina, in provincia di Livorno, confinante proprio con Riparbella, da giovedì 25 febbraio passerà in zona rossa per almeno una settimana, come ha annunciato il sindaco Samuele Lippi a seguito dei 51 casi di contagio verificatisi nella Rsa 'Iacopini', di cui 16 riconducibili alla variante inglese, e della decina di contagi nella scuola elementare 'Marconi' tra docenti, collaboratori e genitori. "Nell'ultima settimana - ha detto il sindaco - abbiamo fatto un monitoraggio quotidiano ancora più stringente sulla situazione sanitaria del nostro territorio insieme alla Asl e al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, con i quali siamo in costante contatto".

"A seguito dei numerosi casi che si sono verificati presso la 'Rsa Iacopini' (di cui 16 ad oggi riconducibili alla variante inglese) e presso la scuola elementare Marconi (una decina di casi di Covid tra il personale docente, i collaboratori scolastici ed alcuni genitori di bambini), sentite la Regione e l'Azienda sanitaria, abbiamo concordato il passaggio di Cecina a zona rossa per almeno una settimana" ha aggiunto. "Stiamo infatti riscontrando problemi nel tracciamento dei casi e nell'analisi sequenziale per trovare le varianti. Dobbiamo prevenire e mitigare la diffusione del virus tra la popolazione e permettere i necessari tracciamenti e le necessarie verifiche da parte della competente Azienda Sanitaria Locale - ha concluso Lippi - le priorità, adesso più che mai, devono essere il tracciamento e una campagna straordinaria di tamponi rapidi per tutta la popolazione. Occorre rivedere inoltre, e ribadisco in fretta, anche l'assegnazione dei vaccini con meccanismi più attenti rispetto all'esposizione al rischio di contagio delle persone".


 

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