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Cronaca

Coronavirus, possibili misure più stringenti: le indicazioni del Cts

Il Comitato Tecnico Scientifico traccia una linea di maggiore rigore al Governo, che interverrà nuovamente con un dpcm

Il governo Draghi ha chiesto un parere agli scienziati del Comitato tecnico scientifico per valutare la possibilità di eventuali nuove misure restrittive anti-Covid alla luce dell'aumento dei contagi e per cercare di contenere la terza ondata della pandemia. E' quanto anticipa Today.it. La decisione del governo arriverà entro venerdì 12 marzo.

Il Comitato tecnico scientifico ha escluso il lockdown nazionale: la strada resta il sistema a fasce e gradualità, ma tutte le regole - hanno spiegato gli esperti - vanno inasprite. L'indicazione sull'area di rischio maggiore data dagli esperti al governo nella riunione di oggi prevede che la zona rossa scatti in automatico appena si supera la soglia dei 250 casi su 100mila abitanti in sette giorni, senza tuttavia ricorrere ad un lockdown nazionale. Una zona rossa che sia però totale, rafforzata, con misure stringenti perché ad oggi in molte realtà non è così. Il passaggio in zona rossa - ha raccomandato il Cts - deve essere quindi automatico e non a discrezione del governatore come prevede ora il Dpcm. Ecco nel dettaglio le richieste del Cts per una nuova stretta, vista la mutata situazione epidemiologica:

  • rafforzare le misure per le zone gialle, con l'obiettivo di ridurre i contatti tra le persone;
  • istituire zone rosse locali con misure più stringenti e severe, sul modello Codogno;
  • imporre chiusure nei fine settimana, come già fatto durante le vacanze di Natale;
  • ridurre l'incidenza per ristabilire il tracciamento dei contatti;
  • velocizzare la trasmissione dei dati per evitare di fare valutazioni su dati vecchi;
  • estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile. Per gli esperti c'è la necessità di potenziare il sequenziamento del virus per individuare prima possibile le varianti;
  • no ad un lockdown nazionale, sì al mantenimento dell'Italia a colori. Per il Cts la strada giusta resta il sistema a fasce e gradualità, ma tutte le regole, per ogni livello, vanno inasprite.

Per poter applicare la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti per far scattare la zona rossa, secondo quanto avrebbero spiegato gli esperti del Comitato tecnico scientifico, è necessario velocizzare la trasmissione dei dati così da avere un'incidenza più rispondente al periodo che si sta valutando e non corrispondente a due settimane prima.

Durante il periodo delle vacanze natalizie tutti i festivi e prefestivi sono stati considerati zona rossa: questa potrebbe essere la direzione che prenderà il governo in vista della Pasqua, il prossimo 4 aprile, dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico convocata d'urgenza dall'esecutivo per la risalita dei contagi. Gli spostamenti tra le regioni in questo momento sono vietati fino al prossimo 27 marzo, ma una proroga che includa anche la settimana di Pasqua e Pasquetta è molto probabile.

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