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Cronaca

Coronavirus, "Toscana arancione anche la prossima settimana"

E' la previsione del governatore Eugenio Giani sulla base dell'indice Rt. Intanto per decidere sulla chiusura delle scuole si costituisce il comitato per l'emergenza della prevenzione scolastica

"Dobbiamo continuare a mantenere la massima attenzione e provvedimenti restrittivi della nostra mobilità, secondo lo schema confermato dal nuovo Dpcm delle zone gialle, arancioni, rosse. Ragionevolmente per i dati che stanno affluendo, compreso l'Rt, dovremmo rimanere in zona arancione". E' quanto ha affermato ieri sera il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante una diretta Facebook, in merito all'emergenza Covid in vista della decisione del Comitato tecnico scientifico attesa per domani, venerdì 5 marzo. "Comunque siamo in una situazione in cui il quadro è di vigile preoccupazione - precisa - perchè i contagi sono saliti nelle ultime settimane, le terapie intensive si sono fatte più piene, i ricoveri sono aumentati, però sempre con casi che da una settimana a questa parte mantengono gli stessi valori e con un livello di occupazione dei posti letto negli ospedali che è ben gestibile".

Scuola

Giani ha fatto il punto anche sulla situazione delle scuole annunciando che "per decidere sulle scuole ho deciso di costituire un comitato di consultazione che si riunirà il venerdì, verso le 17-17.30, subito dopo aver saputo se la Toscana si trova in zona gialla o arancione. Domani (oggi, ndr) costituirò con un'ordinanza il Ceps, il comitato per l'emergenza della prevenzione scolastica". Una decisione che deriva dalle misure contenute nel nuovo Dpcm firmato martedì dal premier Draghi che prevede la chiusura delle scuole in zona rossa e contiene l'indicazione per i presidenti di Regione di chiuderle localmente quando i contagi superano i 250 casi su 100mila abitanti su base settimanale.

Il Ceps sarà costituito da 15 persone: gli assessori alla Sanità, all'Istruzione, il direttore della Giunta regionale, i direttori degli assessorati all'Istruzione e alla Sanità, il direttore dell'Agenzia regionale di sanità, dell'ufficio scolastico regionale, il rappresentante dei prefetti, dell'Upi, dell'Anci, il presidente del Parlamento degli studenti, i direttori delle tre Asl e del Meyer. Le riunioni saranno aperte a tecnici e sindaci. Quello che verrà deciso in sede di Ceps, assicura Giani, "verrà tradotto in una mia ordinanza che scatterà dal lunedì successivo. Venerdì riunirò questo comitato per prendere queste decisioni sulle scuole".

Al governatore preme confermare la propria posizione in materia: "Sono un assertore della tesi che la scuola va chiusa solo in circostanze eccezionali - ricorda - e che deve rimanere aperta. Ogni giorno di mancata scuola è un danno per la formazione dei ragazzi. La Toscana ha riaperto le superiori l'11 gennaio e sono contento di averlo fatto. Le scuole non hanno influito sul contagio a gennaio. A marzo, nell'ultimo mese, le varianti hanno dimostrato di passare molto attraverso giovani e bambini".

Vaccini

Nel corso della diretta Facebook Giani ha fatto il punto anche sulla campagna di vaccinazione accendendo una luce di speranza in un momento che sembra averci riportato ad un anno fa, a quel marzo 2020 in cui iniziò il lockdown. "Premetto una bella notizia. Oggi (ieri, ndr) la Toscana ha battuto un record di somministrazione giornaliera, siamo arrivati a 326 mila dosi. Abbiamo anche più di 90mila persone che hanno già fatto il richiamo. Nella giornata di oggi (ieri, ndr) abbiamo visto somministrare più di 14mila dosi". "Il ritmo che possiamo tenere con la nostra organizzazione è di 25mila, 30mila dosi al giorno - aggiunge il governatore - e questo ci può consentire di raggiungere gli obiettivi di una sostanziale immunità di gregge nel prossimo mese di ottobre".

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