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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Circolo Agorà: a scuola d'Italiano per diventare cittadini di serie A

Il corso d'Italiano per stranieri è diventato ormai una realtà consolidata: il livello si è alzato. Gli insegnanti vengono selezionati sulla base di colloqui motivazionali, numero chiuso per gli studenti

Odori, sapori, colori, convivialità. Con una cena di autofinanziamento presso le strutture di via Bovio 48, gli allievi e gli insegnanti del corso d'italiano per stranieri del circolo Agorà si sono salutati e dati appuntamento a gennaio, alla ripresa delle lezioni. Come da tradizione ormai consolidata, la sala grande del circolo è stata allestita per ricevere i piatti preparati dagli allievi ed anche quest'anno i commensali hanno potuto gustare pietanze provenienti dalle più disparate parti del mondo: Bangladesh, Ucraina, Senegal, Filippine; ma anche prodotti della cucina regionale toscana e italiana.

Ti metti a sedere ed inizi a gustare l'incredibile gamma di sapori. Ci sono le cosce di pollo in agrodolce con le uova sode, alu chop, pane di segale fatto in casa, gamberetti al guazzetto, uttapam, pesce cucinato con il riso e molto altro ancora. Per i più golosi a fine pasto non può mai mancare il dolce, quello che a Pisa viene chiamato generalmente "fermino". Ed anche in questo senso, i partecipanti hanno potuto scegliere tra tantissimi tipi di torte e preparati.

Nato tre anni fa "per gettare un ponte di solidarietà in un contesto in cui gli stranieri spesso sono a tutti gli effetti ospiti", il corso d'italiano del circolo Agorà è diventato punto di riferimento per molte comunità stabilitesi da tempo a Pisa. Con l'esperienza anche la gestione del corso si è affinata. Inizialmente il gruppo docente era composto da volontari puri, mentre da due anni, gli insegnanti vengono selezionati non solamente su base curriculare, ma anche mediante pre-colloqui motivazionali (questo a sottolineare la grande richiesta di partecipazione e la sempre più alta esigenza di professionalità e competenze).

"I criteri di selezione del personale docente - conferma la coordinatrice Nica Raffo - ma anche altre disposizioni riferite agli studenti (come il numero chiuso, il registro delle presenze, i compiti in classe, ecc) hanno alzato la qualità stessa del corso, tanto da poter considerare possibili per i nostri studenti, nuovi traguardi come accompagnare gli alunni a sostenere l'esame d'italiano necessario per ottenere la carta di soggiorno per lungo soggiornanti o la stesura di un curriculum vitae".

Gli obiettivi che hanno portato alla nascita del corso però sono diversi: "Il corso d'italiano per stranieri - conclude Nica Raffo - risponde certamente all'esigenza di chi arriva in un paese sconosciuto ed ha bisogno di impararne la lingua, per inserirsi nel contesto lavorativo e sociale, ma per noi questo non è che il primo passo. Imparare ad esprimersi nella lingua del paese ospitante consente di acquisire strumenti che rendano i migranti più consapevoli rispetto alla realtà che vivono. A questo proposito, le politiche nazionali degli ultimi anni nell'ambito dell'immigrazione non hanno fatto altro che instillare odio da una parte e insicurezza e diffidenza dall'altra, sino a culminare nei fatti gravissimi di Firenze. I migranti finiscono spesso per accettare supinamente leggi ingiuste, pensate perché, in quanto fasce sociali più svantaggiate, restino ricattabili da un punto di vista lavorativo e con poca voce in capitolo. Il corso d'Italiano intende ridare voce a chi non ha di fatto più voce, e offrirsi come spazio in cui discutere e progettare nuovi scenari sociali possibili più equi e giusti.
Per questo sempre all'interno delle proposte del circolo Agorà - prosegue la coordinatrice - è presente anche uno Sportello Immigrati che si offre come guida nel mare di burocrazia che deve attraversare chi intende vivere in un paese diverso da quello di nascita. Il nostro intento è creare una massa sociale critica, consapevole che ci sono dei doveri, ma anche dei diritti, soprattutto quando ci si sposta cercando una vita migliore in un paese diverso da quello di origine, e che la dignità degli uomini viaggia senza bisogno di passaporti o carte di soggiorno. Il circolo Agorà con questa esperienza cerca di formare cittadini di serie A, donne e uomini consapevoli dei propri diritti e doveri. Stranieri sì, ma non in terra straniera".

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