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Cronaca Pontedera

Suolo pubblico, i commercianti denunciano: "Un gazebo a Pontedera costa più che in Versilia"

Il presidente di Confcommercio Valdera Gimmy Scatassa sottolinea l'alto prezzo del suolo in città. Proteste anche per il via libera ai gazebo: "Abbiamo ottenuto il permesso solo per il 30 marzo, vigilia di Pasqua"

“Mettere un gazebo a Pontedera è una cosa di una difficoltà estrema, al di là delle considerazioni dell'assessore Tognarelli. Lo scorso anno fummo addirittura costretti ad una serrata. Il costo di un gazebo, che possiamo tenere aperto solo per 9 mesi, aumenta ogni anno ed è fuori mercato: paghiamo 50 centesimi al metro quadro al giorno, per un gazebo di 40 metri vuol dire 20 euro al giorno, per un totale mensile di 600 euro. A Lido di Camaiore, per fare un esempio a noi vicino, 20 metri quadri costano 1.500 euro per l'intero anno". A parlare è il presidente di Confcommercio Valdera Gimmy Scatassa che entra nel merito delle lamentele dei commercianti sull'eccessivo costo del suolo pubblico in città.

"Otteniamo una concessione, ma non abbiamo nessun diritto, dobbiamo montare e smontare ogni volta che stabilisce il Comune. Avevamo chiesto una deroga a partire dalla settimana del 18-23 marzo, invece abbiamo ottenuto il via libera solo per il 30 marzo, vigilia di Pasqua. Siamo obbligati a montare le strutture solo il giorno prima, il venerdì santo, invece di svolgere al meglio il nostro lavoro a fianco dei clienti - prosegue Scatassa - ci meravigliamo molto dell'ultima affermazione dell'assessore Tognarelli che pretende il pagamento dei giorni imputati al montaggio, ma allo stesso tempo ci vincola l'utilizzo dello spazio concesso dietro pagamento della concessione, solo a partire da un giorno diverso da quello del montaggio stesso. Stiamo parlando di un ginepraio di distorsioni che colpiscono i commercianti, ma soprattutto non fanno giustizia della vocazione turistica di Pontedera".

"Una città accogliente e vivibile incentiva l'uso di tavolini e sedie, migliora piazze e riqualifica centri storici. L'assessore ignora o finge di ignorare che impedire, ostacolare e ridurre l'uso dei gazebo vuol dire ridurre in proporzione anche l'occupazione delle persone che ci lavorano e in tempi di crisi tutto questo ha un peso ancora maggiore - conclude il rappresentante di Confcommercio Valdera - resta, in conclusione, alla vigilia della Pasqua 2013, l'amarezza per quello che sarebbe potuto essere e che anche quest'anno non è stato. Rinnoviamo l'invito e siamo disposti a riprendere in considerazione con l'amministrazione questa difficile situazione, in modo da giungere una volta per tutte ad una soluzione più rispondente alle esigenze della città e degl imprenditori”.

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