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Cronaca

Export 2022: il cuoio e le due ruote guidano la crescita della provincia di Pisa

La Camera di Commercio della Toscana nord ovest segnala un +19,6% delle esportazioni

Crescita delle esportazioni dell’area di Lucca, Massa-Carrara e Pisa (+14,4%) in linea rispetto alla Toscana (+14,3%), questi i dati Istat elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest con la collaborazione dell’Istituto Studi e Ricerche - ISR. Nel 2022 sono molti comparti di specializzazione ad avanzare nell’esportazione dalla carta al cuoio, dal lapideo ai cicli e motocicli, mentre altri segnano un rallentamento o perché provenienti da picchi straordinari (la nautica versiliese) o perché legati ad uno sfasamento tra produzione e fatturazione (la meccanica di Massa-Carrara).

Segno positivo anche sul fronte delle importazioni con un +38%: un valore superiore sia rispetto all’Italia (+36,4%) che alla Toscana (+35,3%) entrambe sospinte dai prodotti energetici. Il cambio euro/dollaro, sceso dopo venti anni sotto la parità, ha contribuito a rendere più competitive le produzioni delle imprese europee ma ha anche reso le importazioni più costose. Oltretutto, il 2022 è stato anche un anno eccezionale per le materie prime con i prezzi che hanno spesso raggiunto picchi elevatissimi o, addirittura, superato i loro massimi storici. La fiammata dei prezzi dei prodotti importati si è in parte estesa ai prezzi all’export: a livello nazionale Istat ha rilevato infatti per l’anno 2022 un ampio e progressivo aumento dei valori medi unitari sia dell’export (+19,8%) che dell’import (+36,7%).

"Gli ottimi risultati messi a segno dall’export, al netto di specifiche e note situazioni, evidenziano la capacità competitiva delle nostre imprese - ha commentato Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - Per sostenerne la crescita la Camera di Commercio mette a disposizione una serie di strumenti per affacciarsi sui mercati internazionali come l’Export check-up e l’individuazione dei mercati potenziali. Si tratta di iniziative, a misura di PMI ed attivabili gratuitamente presso i nostri uffici, che permettono di valutare se l’azienda abbia le competenze e le risorse per affrontare i mercati esteri, ma anche di pianificare una strategia adeguata alle proprie esigenze e obiettivi, cercando di identificare le opportunità e le sfide che si presentano in ciascun paese, valutando le esigenze dei clienti, le regole del commercio internazionale e la concorrenza locale".

Crescita record per l'export della provincia di Pisa

Il 2022 si dimostra un anno record per l’andamento delle esportazioni pisane. Con un +19,6% rispetto al 2021, pari a 638 milioni di euro in più, le vendite all’estero di prodotti 'Made in Pisa' sfiorano i 4 miliardi di euro di controvalore: il valore più elevato da quando esiste la rilevazione. La crescita del 2022, pur interessando la quasi totalità dei settori provinciali, è trainata soprattutto da quelli che caratterizzano l’economia pisana come i cicli e motocicli, le pelli, la chimica-farmaceutica. L’import della provincia di Pisa, anche a causa della dinamica dei prezzi, è cresciuto in un anno del +37,7%, arrivando a quota 2,7miliardi di euro di controvalore.

LE DUE RUOTE SI CONFERMANO PRIMO SETTORE. Il settore che, tra quelli di specializzazione della provincia di Pisa, fornisce il contributo più consistente all’evoluzione dell’export provinciale è quello dei cicli e motocicli che grazie ad un +22% spiega +4,93 punti sui 19,59 della crescita complessiva dell’export, mantenendo salda la prima posizione a livello provinciale. A far crescere le vendite all’estero di motocicli hanno contribuito Germania (+17,6%), Stati Uniti (+73,6%), Spagna (+28,1%) e Cina, dove l’export è aumentato di tre volte.

In crescita anche il cuoio, che mette a segno un incremento dell’11,6% rispetto al 2021, per un totale di vendite che contribuisce per 2,04 punti percentuali alla crescita complessiva. Il buon andamento è avvenuto su tutti i principali mercati di sbocco: Francia (+51,1%), Spagna (+2,4%), Portogallo (+16,6%) e Stati Uniti (+32%) mentre si è rilevata una netta contrazione delle vendite verso il Regno Unito (-18,1%) che, tuttavia, nel 2021, aveva fatto registrare un autentico exploit, addirittura sestuplicando il valore rispetto al 2020. Per quanto riguarda il mercato asiatico vanno a gonfie vele le vendite di cuoio dirette in Cina (+28,4%), che diventa il terzo mercato di riferimento nella graduatoria generale. Favorevoli anche le dinamiche verso le Filippine e Cambogia, più che raddoppiate. In calo, invece, le esportazioni dirette in piazze importanti come Vietnam (-23,6%) e Hong-Kong (-4,2%).

Terzo settore, in termini di spinta alla crescita, è quello della farmaceutica che con un +42,6% rispetto al 2021, corrispondente ad un contributo di 2,15 punti, sfiora i 235 milioni di euro. Così come avvenuto nel 2021, anche nel 2022 si confermano gli ottimi risultati in alcuni paesi europei come Austria (+33,7%) e Spagna (+45,2%). Altro settore in notevole crescita è quello della chimica di base che con un +64,3%, fornisce un contributo di 2,45 punti percentuali alla crescita totale. Nel 2022 l’export della meccanica cresce del 7,8% rispetto all’anno precedente. Per quanto concerne i sotto-settori osserviamo che le macchine di impiego generale (motori e turbine, apparecchiature fluidodinamiche, pompe, compressori, valvole, ecc.), ottengono valori leggermente positivi (+1%), con l’area europea caratterizzata da andamenti favorevoli per i principali mercati di sbocco: Germania (+16,4%), Francia (+10,6%), mentre si è registrato un dato negativo per la Spagna (-2%). Nel resto del mondo il dato è molto positivo negli Stati Uniti, che hanno raddoppiato i loro acquisti complessivi, mentre cala in Corea del Sud (-6,5%) e Cina (- 62,6%). Crescono anche le altre macchine per impieghi generali (+34,6%) mentre le altre macchine per impieghi speciali registrano una lieve contrazione (-1,9%).

La situazione è migliorata anche nelle calzature dove l’export nel 2022 è cresciuto del +18,3%. Netta la ripresa in alcuni paesi di riferimento nei quali, nel 2021, si erano conseguite flessioni severe come gli Stati Uniti (+41,6%) e la Germania (+38%). Vendite in aumento confermate per Francia (+24,7%) e Paesi Bassi (raddoppiato). Crescita a due cifre anche per l’export dell’abbigliamento (+21,3%). Questo settore mostra dinamiche positive per Stati Uniti (+38,2%) e Francia (+67,2%). In calo, invece, le vendite dirette ad Hong Kong (-5,7%): una tendenza che aveva riguardato anche il 2021 e che nel 2022 fa retrocedere tale destinazione dal primo al terzo posto dei paesi di destinazione dell’abbigliamento pisano.

Nel 2022 anche l’export di bevande pisane (prevalentemente vino), che già era tornato a crescere nel 2021, prosegue la tendenza positiva (+8,4%). Risultati buoni si sono registrati nei Paesi Bassi (+33,8%), Svizzera (+41,7%), Svezia (+12,7%) e Germania (+3,8%), mentre il principale mercato di destinazione rimane, anche se in leggera contrazione, quello degli Stati Uniti (-1,5%). Tra i settori tradizionali destinati al consumo finale continua la crescita delle esportazioni di mobili (+9,4%). Consuntivo 2022 positivo anche per gli altri prodotti chimici (+6,5%), i metalli di base non ferrosi (+18,1%), le macchine per la formatura dei metalli (+25,7%) e gli utensili (+23,5%).

L’intero anno 2022 si è caratterizzato per una crescita delle esportazioni nella maggior parte delle principali destinazioni. La Germania (con quasi 600 milioni di euro) si conferma al primo posto in termini di valore di esportazioni con un incremento del +24,1% rispetto al 2021. A crescere, in Germania, sono state soprattutto le vendite di cicli e motocicli, della meccanica, dei prodotti chimici di base e del cuoio. Anche nel resto dell’Europa i dati sono positivi con la Francia che ha mantenuto la seconda posizione con un valore complessivo di esportazioni di oltre 440 milioni di euro e un incremento dall’Europa, e quindi grazie in parte a una ritrovata competitività dovuta al cambio favorevole, un significativo passo in avanti si registra anche negli Stati Uniti (+47,3%), grazie a cicli e motocicli, calzature e meccanica, mentre flessioni riguardano i paesi orientali come Cina (-10,1%), Hong Kong (-7,2%) e Vietnam (-19,6%).

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