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Cronaca Pratale / Via San Giovanni Bosco

Crolla il solaio nel carcere, il Sappe: "Per intervenire si attendono tragedie più gravi?"

Ennesima denuncia del sindacato sulle condizioni del Don Bosco. Le carenze strutturali mettono a rischio la sicurezza di agenti e detenuti

Crollo all’interno di un locale del carcere Don Bosco di Pisa. A cedere è stata parte del soffitto dell’Ufficio Matricola e, per fortuna, al momento del fatto non era presente alcun agente o detenuto. Il fatto, avvenuto martedì mattina, 14 marzo, è stato denunciato dal Sappe.

“Siamo sconcertati da quello che è successo - commenta Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE - l’episodio evidenzia tristemente le precarie condizioni di vivibilità e sicurezza della struttura penitenziaria. E' caduto il solaio (circa un metro quadro) di una stanza nell'Ufficio Matricola dell'istituto. Solo la fatalità ha fatto sì che non vi fosse personale di Polizia (erano in conferenza di servizio). Nonostante le segnalazioni sullo stato di decadimento dell'istituto l'amministrazione penitenziaria latita, forse nell'attesa che avvengano tragedie ben più gravi”.

 “Questo episodio - sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe - conferma l’inadeguatezza del penitenziario pisano. Sono periodici e continui i nostri appelli sui problemi di questo carcere. Non è più accettabile avere in Italia un carcere decadente, in tutti i sensi, come il Don Bosco”. Capece esprime “solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria che lavora nel carcere di Pisa” e torna a denunciare la situazione di crisi delle carceri italiane: “Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’amministrazione penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Aggressioni risse, rivolte e incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti è in sensibile aumento. Ed il Corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti. Ora abbiamo persino i soffitti delle carceri che crollano all’improvviso”.

“Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati gli eventi critici in carcere - concludono i sindacalisti del SAPPE - se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Nell’anno 2016 ci sono infatti stati 39 suicidi di detenuti, 1.011 tentati suicidi, 8.586 atti di autolesionismo, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti”.

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