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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Cure odontoiatriche per bambini affetti da autismo, la denuncia: "Il progetto rischia di terminare"

Sette associazioni che si occupano di sostegno a persone autistiche denunciano la situazione chiedendo l'intervento delle istituzioni

Un progetto che vive ormai da qualche anno una fase di stallo, che non permette di andare incontro alle esigenze dei bambini affetti da autismo. Sono sette associazioni del territorio che vivono a stretto contatto con la malattia (Autismo Apuania di Massa-Carrara, Autismo Livorno, Autismo Pisa, A.R.A., Eppur Si Muove, Talenti Autistici e T.A.R.T.A. Blu) a denunciare la situazione ripercorrendo la vicenda.

"Era il 2019 allorquando nell’Aula Magna del Polo Piagge dell’Università di Pisa si svolgeva il primo evento formativo di 'MyDentist', parte di un percorso di cura e prevenzione unico a livello internazionale che rivoluziona la cura odontoiatrica delle persone con autismo partendo dalla prevenzione sistematica attraverso l'uso della tecnologia - ricordano le associazioni - il progetto è nato sulla spinta della collaborazione fra il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, la Unità operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l'associazione 'Autismo Pisa APS' (Pisa - Valdera - Valdicecina) sotto la direzione della professoressa Maria Rita Giuca della Unità operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del cavo orale dell’AOUP di Pisa".

"Grazie al sostegno della rete di associazioni, 'MyDentist' è cresciuto in brevissimo tempo diventando un vero e proprio servizio a disposizione della collettività, tanto che oggi sono più di 300 i pazienti con autismo e disabilità cognitive, compresi tra i 3 e i 22 anni, che partecipano al programma di prevenzione - sottolineano - questo ha rappresentato un enorme miglioramento nella qualità della vita dei ragazzi e delle loro famiglie, in quanto prima del progetto la prevenzione dentale era quasi sconosciuta per questi piccoli pazienti, costringendoli a subire interventi in anestesia generale anche per effettuare una semplice igiene. Insomma, un progetto innovativo, virtuoso e anche sostenibile economicamente, in quanto fa risparmiare migliaia di euro necessarie per i continui interventi in sedazione totale. Un fiore all’occhiello che tutti ci aspetteremmo fosse sostenuto ed esteso almeno nella Regione Toscana nell’interesse di tutti".

Ma così non è stato. "Nonostante questi numeri e questi risultati riconosciuti da tutti da parte delle istituzioni non vi è stato alcun passo concreto - denunciano con rammarico le associazioni - ad oggi il servizio continua ad essere attivo per solo due pomeriggi, come era durante la prima sperimentazione con 15 bambini. Gli appuntamenti, proprio per questa carenza di personale, vengono dati dopo varie settimane, riducendo il potere della prevenzione. Le nostre associazioni, insieme ad Autismo Pisa che è partner ufficiale del progetto, hanno segnalato più volte questa situazione all’Azienda Ospedaliera e alla Regione ricevendo solo risposte generiche e vaghe promesse".

"Sinceramente non comprendiamo perché un progetto così importante ed efficace ed oltremodo vantaggioso economicamente e riconosciuto a livello internazionale venga fatto morire lentamente, strangolato dalla miopia di chi amministra la cosa pubblica - concludono le sette realtà in prima linea nel sostegno alle persone autistiche - naturalmente le nostre associazioni sono disponibili ad incontri e azioni che possano rafforzare il progetto e renderlo disponibile a chiunque ne possa trarre beneficio, indipendentemente dalla diagnosi di autismo".

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