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Cronaca

Daspo per Pisa-Brescia, i gruppi della Nord: "A rischio il tifo organizzato"

Gli 87 provvedimenti sono in corso di notifica, con fra le accuse violenza aggravata a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere. La Curva: "Pura invenzione, è abuso di potere"

Dopo la protesta per le vie della città di sabato, i tifosi della Curva Nord spiegano nel dettaglio contestazioni e conseguenze legate all'eventuale conferma degli 87 Daspo in corso di notifica in questi giorni da parte della Questura. Gli addebiti penali sono "resistenza, violenza aggravata a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere, travisamento. Con questi e altri capi di accusa stanno continuando a convocarci in Questura tramite telefono, poste, visite a casa per notificarci l'avviso della diffida e della relativa denuncia. Capi di accusa pesantissimi per tutti gli 87, capi di accusa che sono follia e pura invenzione di chi deve insabbiare i propri errori".

La ricostruzione della Questura di Firenze viene contestata in toto dai gruppi della Nord: "Siamo davanti a qualcosa di grossissimo, a qualcosa mai accaduto nella storia del tifo a Pisa: 87 diffide più le 8 già emanate fanno 95 Daspo che avranno chiaramente risvolti pesantissimi sia a livello personale, perché di denunce penali si tratta, sia sulla nostra Curva. Una volta ritirata questa notifica, abbiamo 15 giorni per fare un ricorso, e poi ci notificheranno la diffida ufficiale (si parla di diffide anche di 8 anni con la firma) e la relativa denuncia condita a dovere con i capi di accusa sopra citati. Questa è la situazione, ed è bene che tutti a Pisa si rendano conto che una volta che queste 87 diffide saranno effettive il tifo a Pisa sarà fortemente compromesso. La Nord come l'abbiamo vista in questi anni forse non la vedremo più per un bel po', i Gruppi organizzati rimarranno all'osso essendo tutte diffide che colpiscono i gruppi della Nord".

Coreografie e sostegno alla squadra, in un anno cruciale vista la nuova società e la penalizzazione pendente, potrebbero venire a ridursi causando un danno agli stessi giocatori. E' ciò che ha detto lo stesso presidente Corrado alla conferenza stampa di presentazione dell'ultimo acquisto Zonta. Corrado si è infatti detto preoccupato per la situazione, dicendo che preferirebbe "perdere dei giocatori piuttosto che i tifosi. Senza di loro siamo una squadra come tante". "Abbiamo apprezzato con piacere le parole del presidente Corrado - continua la Curva - abbiamo ascoltato quelle del sindaco e di tutti quelli che hanno a loro modo manifestato solidarietà, ma la macchina dell'inGiustizia non si è fermata davanti a niente, è un'occasione troppo ghiotta da non perdere: sbarazzarsi in un solo colpo di tutto il tifo organizzato della Curva Nord".

Pronto il ricorso alle vie legali: "Noi, come detto, stiamo valutando con gli avvocati tutte le strade per difenderci, per salvare la nostra Curva da questo abuso di potere, da questo scempio, da questa follia, da questa infamia: tutto quello che possiamo fare lo faremo, lotteremo fino alla fine  come da sempre siamo abituati a fare".

I gruppi rispondono anche alle critiche degli altri tifosi: "Fa ridere chi si stupisce e dice 'lasciano la squadra sola' riferendosi magari a Novara (trasferta a cui comunque noi non avremo partecipato non essendo possessori della tessera): qui per colpa di un vero e proprio abuso di potere saremo costretti nostro malgrado a lasciare la squadra per anni e anni, e a passare i nostri sabati, quando gioca il Pisa, a firmare in Questura! Per questo ringraziamo tutti i club che hanno deciso di appoggiare la nostra protesta non andando a Novara, pur essendo in possesso già del biglietto e col pullman prenotato. Noi come detto non ci fermeremo davanti a niente, continueremo a lottare, percorreremo qualsiasi strada percorribile, e per farlo abbiamo bisogno del solito appoggio e aiuto della nostra città e della nostra tifoseria".

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