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Cronaca

Scuola: oltre 600 gli studenti coinvolti nelle attività dello sportello di ascolto

E' il dato fondamentale che emerge dai risultati ottenuti dalla Conferenza dei sindaci sull'educativo, che vede i 6 Comuni dell'area pisana impegnati nell'ottimizzazione di ricerca e risposta ai bisogni della scuola

Sono oltre 600 i ragazzi e le ragazze di ogni età che nel corso dell'anno scolastico 2014/2015 sono stati coinvolti nelle attività di ascolto, rilevazione dei bisogni e attività di laboratorio dello sportello di ascolto rivolto agli studenti degli istituti comprensivi e delle scuole superiori. E' questo il dato fondamentale che è emerso questa mattina durante la presentazione dei risultati ottenuti dalla Conferenza dei sindaci sull'educativo, che vede i 6 Comuni dell’area pisana (Pisa, San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano, Vecchiano e Cascina) impegnati nell’ottimizzazione di ricerca e risposta ai bisogni della scuola.

"Numeri in crescita rispetto a quelli degli anni precedenti - ha spiegato il presidente della Conferenza, Marilù Chiofalo - che dimostrano la bontà di uno strumento che riteniamo fondamentale per mettere i ragazzi nelle condizioni di affrontare al meglio la difficile sfida della propria crescita, fornendo allo stesso tempo agli adulti gli strumenti per aiutare i propri figli".

Lo sportello di ascolto si rivolge infatti non solo agli studenti ma anche ai loro insegnanti e ai loro genitori. Sotto analisi le tematiche tipiche dell’adolescenza e della preadolescenza: dai problemi di relazione interna alla famiglia a quelli del gruppo e dell’inclusione scolastica, fino ad arrivare al fenomeno del bullismo. "Problemi comuni a gran parte dei ragazzi - ha affermato la Chiofalo - ma che è necessario affrontare con l'aiuto di professionisti del settore e soprattutto mettendo in collegamento le problematiche e le esigenze dei ragazzi con quelle dei loro genitori e dei loro insegnanti".

POLITICA EDUCATIVA 'METROPOLITANA'. L'assessore Chiofalo ha poi spiegato come dal punto di vista dell'educazione e dei servizi scolastici "di fatto esista già una politica d'area metropolitana"."Lavorare in quest'ottica - ha affermato - crea progetti e risultati che un singolo Comune, da solo, non potrebbe ottenere. Nella nostra ormai consolidata forma di lavoro in un tavolo comune cerchiamo di misurare i bisogni attraverso l’osservatorio scolastico, gli sportelli di ascolto ed i nostri rapporti con genitori ed insegnanti. Insieme definiamo le priorità programmando ciclicamente gli interventi necessari. Una pratica che da risultati concreti che i singoli Comuni non potrebbero ottenere. Un esempio per tutti: la programmazione sulla richiesta delle sezioni Pegaso alla Regione Toscana ha consentito in questi anni di fornire una risposta adeguata alle famiglie".

Una programmazione che vede impegnati stanziamenti annuali per circa 800mila euro (tra fondi stanziati dai Comuni, in proporzione agli abitanti, e fondi regionali) per l’attivazione di progetti che vanno dalla formazione degli insegnanti, all’integrazione dell’educazione formale ed alla programmazione delle attività di educazione non formale (ludoteche e campi solari) con attività collegate ed in continuità con i percorsi didattici con particolare riguardo a progetti legati alla tecnologia, alle scienze e alla musica.

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