rotate-mobile
Cronaca

Diritto allo studio, rinvio decisione. Gli studenti: "Atto antidemocratico"

Il decreto sul DSU verrà discusso il prossimo 21 febbraio, a tre giorni dalle elezioni politiche, quando cioè molti studenti fuori sede torneranno a casa per votare. Targetti: "Necessità di un ulteriore approfondimento"

Le Regioni hanno chiesto più tempo e l’hanno ottenuto. Così la vicepresidente e assessore regionale all’istruzione Stella Targetti della Toscana commenta il rinvio del decreto ministeriale sul diritto allo studio universitario, deciso ieri dalla Conferenza Stato Regioni, alla seduta del 21 febbraio prossimo.

In sede di conferenza a Roma, è stata fatta presente con forza la necessità di un’ulteriore fase di approfondimento e confronto sul decreto ministeriale, coinvolgendo anche gli studenti.
L’obiettivo finale, che l’assessore della Toscana afferma stare a cuore alle Regioni come al ministro, è dare certezze agli studenti e garantire che l’impegno dello Stato e delle Regioni sul diritto allo studio sia continuo e ancora maggiore. Secondo la vicepresidente regionale Targetti il rinvio del decreto consente di avere il tempo per confrontarsi meglio sulle criticità rimaste ed anche per coinvolgere quegli studenti che oggi condannano il decreto, convincendoli che il percorso condotto fin qui vuole proprio fornire loro maggiori garanzie.

Ma sono proprio gli stessi studenti, che ieri anche a Pisa hanno protestato contro il decreto sul diritto allo studio, a storcere il naso alla notizia di questo rinvio. "Grazie alla pressione effettuata sugli assessori regionali competenti, alle mobilitazioni degli studenti in tutta Italia e al presidio sotto la Conferenza Stato Regioni, un decreto mortificante per il diritto allo studio del Paese, che rischiava di passare in sordina nel pieno della campagna elettorale, è stato momentaneamente bloccato - dicono dal movimento studententesco Sinistra per - non possiamo, però, fermarci qua. Approvare il decreto il 21 febbraio a 3 giorni delle elezioni e con gli studenti in larga parte già di ritorno nei paesi di residenza per votare è un atto fortemente antidemocratico. E' fondamentale che le misure restrittive sul diritto allo studio vengano ritirate e che si decida di cambiare rotta immettendo nuove risorse pubbliche per coprire il fabbisogno per le borse di studio".

"Sinistra per - concludono gli universitari - proseguirà nei prossimi giorni e continuerà a creare partecipazione in difesa della possibilità per ognuno, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche, di proseguire gli studi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diritto allo studio, rinvio decisione. Gli studenti: "Atto antidemocratico"

PisaToday è in caricamento