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Cronaca

Covid, in arrivo il nuovo decreto: dopo Pasqua scuole aperte anche in zona rossa

I ragazzi fino alla prima media potranno seguire le lezioni in presenza. Niente zona gialla fino al 30 aprile

Scuole aperte anche in zona rossa fino alla prima media dopo Pasqua: è la principale novità del nuovo decreto legge con le misure anti Covid che entreranno in vigore dopo Pasqua, da mercoledì 7 aprile. Ne ha parlato oggi il premier Mario Draghi in conferenza stampa presso la sala polifunzionale della presidenza del Consiglio, dopo la cabina di regia con i ministri. Il decreto legge con le nuove misure arriverà in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, probabilmente già martedì 30 marzo.

Il decreto Covid con le nuove misure dal 7 aprile

La strategia del Governo per affrontare la terza ondata nelle prossime settimane ha visto confrontarsi linee molto diverse all'interno dell'esecutivo di Draghi. La maggioranza è risultata spaccata tra rigoristi e aperturisti, ma il decreto legge di Draghi è condizionato anche dai numeri dell'emergenza, ancora oggi drammatici. Ieri il bollettino della Protezione civile ha registrato quasi 24mila nuovi casi e altri 460 morti, ma l'Rt nazionale è in calo: in questa settimana è a 1.08, mentre la scorsa era a 1.16. Numeri ancora molto alti che condizionano le ipotesi di riaperture dopo Pasqua, alla scadenza del provvedimento ora in vigore, il 6 aprile.

Draghi ha annunciato che arriverà una norma sugli operatori sanitari che non si vaccinano: "Il Governo intende intervenire, non va assolutamente bene che operatori non vaccinati siano a rapporto con malati. La ministra Cartabia sta preparando un provvedimento a riguardo". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato che il provvedimento "è al vaglio ma l'adesione del personale sanitario è rilevante, noi interverremo su una quota residuale".

Riaprono le scuole in zona rossa fino alla prima media

Ritorno in classe in presenza fino alla prima media anche in zona rossa, confermato dal premier Draghi: con il nuovo decreto che entrerà in vigore dopo il 6 aprile (data di scadenza di quello attuale), asili nido, elementari e prima media potranno ripartire dopo le festività di Pasqua. "Il ministro Bianchi sta lavorando sulla riapertura, in alcuni casi sarà possibile effettuare anche test su studenti e docenti - ha detto Draghi - c'è stata una diminuzione del tasso di crescita dei contagi, anche se il resto della situazione rimane preoccupante. Aprire ulteriormente aumenta i contagi. Aprire fino alla prima media non è di per sé fonte di contagio, più si alza l'età più aumentano i casi". "Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - ci hanno permesso di vedere dei miglioramenti, sia nell'Rt, sceso a 1.08 rispetto all'1.16 della scorsa settimana, sia nel tasso di incidenza. Ci possiamo consentire una scelta per dare un segnale a un pezzo strategico e decisivo della nostra società. In cabina di regia abbiamo deciso di dare questo tesoretto alla scuola".

Cosa è emerso dalla cabina di regia del Governo

Dalla cabina di regia del Governo, secondo quanto si apprende, emerge che non ci saranno zone gialle: fino al 30 aprile dovrebbero essere confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. Sembra dunque scartata l'ipotesi di una zona gialla rafforzata per le regioni dove la curva dei contagi, dopo Pasqua, mostrerà una discesa. L'idea era quella di concedere fiato a quelle categorie più penalizzate dall'inizio della pandemia, come i gestori di bar e ristoranti. Nessun allentamento delle restrizioni per bar e ristoranti, dunque, che dovrebbero restare chiusi come previsto dalle misure per le zone arancioni e rosse (consentiti solo l'asporto e la consegna a domicilio).

Draghi ha fatto anche un punto sui vaccini, parlando dei contenuti del Consiglio Ue: "Noi dobbiamo sempre cercare il coordinamento europeo, però sul vaccino russo Sputnik l'Ema non si pronuncerà prima di tre o quattro mesi. C'è in gioco la salute degli individui quindi noi dobbiamo sempre cercare il coordinamento europeo, altrimenti andiamo da soli. Però starei attento a fare questi contratti. Non c'è ancora la domanda all'Ema sullo Sputnik e dunque se va bene il vaccino Sputnik sarebbe disponibile nella seconda parte dell'anno".

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