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Cronaca

Emergenza degrado, lettera di Confcommercio a Filippeschi: "Usi il pugno di ferro"

La presidente di Confcommercio Federica Grassini testimonia la grande preoccupazione dei commercianti e parla di "rovinoso peggioramento, situazioni di pericolo e vergognoso degrado". Chiesto un fermo intervento contro l'illegalità

"Unisco la mia voce alla protesta di coloro che in questi giorni hanno manifestato la loro esasperazione verso una situazione di degrado e di scarsa sicurezza che ha raggiunto livelli di massima allerta e nel far questo mi rivolgo direttamente a lei, nella convinzione che sia l’Amministrazione Comunale il soggetto chiave nella risoluzione di quest’emergenza che coinvolge tutti, cittadini, imprenditori e turisti". Comincia così la lettera aperta di Federica Grassini, presidente di Confcommercio Pisa, rivolta al sindaco Marco Filippeschi. 

Una lettera dura, che prima riconosce a Filippeschi la lungimiranza di aver investito sull'innovazione e la riqualificazione, ma poi bada al concreto. "Va benissimo volare alto - scrive la Grassini ​- guardando all’estero e al futuro, ma poiché il futuro si costruisce sul presente e la città dai turisti è solo visitata, ma dai cittadini è vissuta tutto l’anno, mi sento di consigliarle di cominciare a guardarsi in casa con apprensione". Ed ecco i problemi: "I commercianti pisani lottano tra mille gravami burocratici, aumenti d’imposte comunali, imposizioni specifiche tese alla tutela del decoro del commercio cittadino (peraltro giuste) e attorno a sé vedono il proliferare di esercizi pubblici e commerciali di infima qualità, ogni forma di abusivismo tollerata, fenomeni di accattonaggio, spaccio e delinquenza vertiginosamente in aumento. Il centro storico è divenuto una pattumiera e una latrina a cielo aperto, corredato di oscene scritte su muri e monumenti".

Quasi uno sfogo quello della presidente di Confcommercio, dove non manca di segnalare come tante piazze cittadine siano state riqualificate per poi essere "dolosamente abbandonate in balia di balordi, spacciatori, baroni e abusivi". "E’ insindacabile -​ prosegue -​ che ci sia una gravissima quanto diffusissima scarsità di senso civico tra tutti i cittadini pisani, per cui spesso l’Amministrazione è costretta a spendere più soldi per mantenere l’arredo urbano piuttosto che per acquistarlo, ma trovo ingiusto investire solo i cittadini e gli imprenditori della responsabilità di rimediare al problema".

Da qui un deciso appello al ripristino della sicurezza e della legalità: "Il pugno di ferro spetta all’Amministrazione Comunale e da lei sindaco ci aspettiamo una prova tangibile della sua forte preoccupazione su una questione che noi viviamo con grandissima apprensione. Servono interventi decisivi per affrontare l’emergenza, ma serve soprattutto una politica coraggiosa che collochi al primo posto il benessere del cittadino e dell’imprenditore pisano".

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