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Cronaca Via San Giovanni Bosco

Carcere Don Bosco, il sindacato: "Crepe e galleggiamento di scarti fisiologici"

Il vicesegretario regionale Osapp Caruso, in una lettera indirizzata agli enti preposti, denuncia la condizione in cui sono costretti a stare gli agenti della Polizia Penitenziaria e i detenuti

Ancora una denuncia sulla situazione in cui versa il carcere Don Bosco di Pisa, dove ad essere a rischio è anche la salute dei detenuti e degli operatori che vi lavorano. A sottolineare con una lettera le condizioni del penitenziario pisano è il vicesegretario regionale Osapp Claudio Caruso.

"Questa organizzazione sindacale, sia a livello periferico che a livello nazionale, ha più volte segnalato le disfunzioni e i pericoli strutturali che affliggono l’istituto penitenziario di Pisa. Molte sono state le missive inviate a numerose autorità (prefetto, provveditore regionale, direttore), ma non hanno portato ad alcun risultato che migliorasse la situazione lavorativa della Polizia Penitenziaria - afferma Caruso - già a luglio dello scorso anno chiedevamo la chiusura del reparto penale dove, come già segnalato, sono evidenti crepe profondissime ed in più parti l’edificio risulta puntellato con vistosi tubi in ferro".

"Al reparto penale, una decina di giorni orsono, vi è stato un ennesimo guasto ad un tubo di acqua calda, che nel pieno della notte ha allagato il piano terra; tale guasto pare sia stato risolto con la deviazione del tubo verso l’esterno del locale passeggi, dove continua a scorrere inesorabilmente acqua calda - prosegue il vicesegretario regionale Osapp - sempre al piano terra del reparto penale, come già per l’appunto segnalato, subito all’esterno, proprio accanto alla postazione di servizio dell’agente addetto, vi è una enorme cloaca dovuta alla rottura dell’impianto fognario che negli ultimi periodi pare sia veramente peggiorata, dato che il personale di Polizia Penitenziaria lamenta, oltre che il notevole miasma, proprio il 'galleggiamento di scarti fisiologici', usando un eufemismo fin troppo discreto". Un guasto che, secondo il sindacato, "aumenta a dismisura il pericolo per la salute del personale di Polizia Penitenziaria operante, nonché della popolazione detenuta, rendendo la situazione lavorativa di Pisa oltremodo vergognosa per un paese civile".

Dall'Osapp chiedono dunque al provveditore regionale, al Visag centrale e regionale, all’Ausl, al dirigente sanitario ed al medico competente di valutare se vi siano effettivamente i presupposti per consentire di continuare l’attività lavorativa.

"Al sindaco - conclude il vicesegretario Caruso che si riserva anche la possibilità di informare l'autorità giudiziaria - chiediamo che si faccia carico seriamente di una così difficile situazione, perché riteniamo che non ci possano essere interventi migliorativi del trattamento penitenziario se la struttura non preserva la dignità degli uomini che ivi si trovano per lavoro od in base ad un provvedimento restrittivo della libertà personale".

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