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Cronaca Pontedera

Diari multimediali migranti: quando i cittadini stranieri raccontano il loro viaggio verso l'Italia

Il concorso è promosso dalla Regione Toscana ed è dedicato a cittadini stranieri che vivono o hanno vissuto nella nostra regione. Per partecipare c'è tempo fino al 15 giugno. In Valdera il progetto è curato dall’Unione dei Comuni e dalla Rete Bibliolandia

Sei di origine straniera? Vuoi scrivere la tua storia? Il progetto 'Di.M.Mi. Diari multimediali migranti' è l’occasione per raccontare il viaggio affrontato per venire in Italia, o per parlare del proprio Paese. Il concorso sostenuto dalla Regione è dedicato ai cittadini di origine non italiana che vivono o hanno vissuto in Toscana e attraverso le loro testimonianze verrà creato un fondo speciale di diari di migranti presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Come fare? Basta narrare la propria storia. Non solo per scritto, ma anche attraverso video, file audio, immagini, fotografie e cartoline.

Per partecipare c’è tempo fino al 15 giugno e la parte organizzativa nell’area della Valdera è curata dall’Unione dei Comuni e dalla Rete Bibliolandia. Il punto di riferimento è la biblioteca Giovanni Gronchi di Pontedera, dove verrà raccolto il materiale in concorso. Si può consegnare a mano, inviarlo via posta o tramite mail all’indirizzo dimmi@unione.valdera.pi.it.

"Il progetto - spiega il coordinatore Massimiliano Bertelli - nasce per creare un fondo di raccolta di diari migranti e sviluppare corsi di formazione sul tema dell’autobiografia e progetti con le scuole. Oltre a Pontedera i materiali verranno raccolti anche presso la sede di Oxfam ad Arezzo, alla biblioteca di Pontassieve e all’Unione dei Comuni dei Tre colli a Bucine".

Sono previste 3 categorie di partecipazione e premiazione: donne, uomini e giovani fino a 18 anni. Ogni area avrà un comitato scientifico che selezionerà i racconti migliori. Quello pontederese è composto da Massimiiliano Bertelli, Marinella Cataldi, Monica Giusti, Ladio Luschi, Ida Tortora e Silvia Bracaloni. "Non è un concorso letterario, quindi guarderemo alla sostanza più che alla forma. L’unica condizione è che le storie siano vere, autobiografiche e scritte in italiano". La premiazione avverrà a settembre nell’ambito della 30esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino che si tiene ogni anno a Pieve Santo Stefano. I diari selezionati saranno pubblicati in formato e-book in collaborazione con il dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa.

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