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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cascina

Città del Teatro di Cascina: l'ex cda replica al sindaco Betti

Prosegue il botta e risposta tra i vertici dimissionari della Fondazione Sipario Toscana e l'amministrazione comunale

"Leggendo le dichiarazioni del sindaco in merito alle nostre dimissioni, e solo per precisazione, appare evidente come il senso della risposta pervenuta dall’Avvocatura della Regione sia stato travisato: la Regione, oltre a citare il 'totale dissesto che si protrae ormai da svariati anni', aggiunge che 'l’importante coinvolgimento finanziario ipotizzato di svariati attori (in primis Comune di Cascina e Provincia di Pisa) non è comprovato da alcuna documentazione formale che giustifichi gli impegni delle amministrazioni al rilancio della Fondazione", concludendo in proposito con un elenco di atti e documenti da fornire e chiosando in finale che se 'non fosse in grado di garantire la coerenza e la sostenibilità del piano presentato sarà necessario procedere all’estinzione d’ufficio, essendo divenuto impossibile il perseguimento dello scopo per la quale essa era stata costituita', fissando la data di scadenza entro e non oltre il 30 aettembre 2022, questo è ciò che noi abbiamo letto nella comunicazione citata dal
sindaco, inviata dalla Regione alla Fondazione e al Comune".

E' l'ormai ex cda della Fondazione Sipario Toscana, che nei giorni scorsi ha annunciato le sue dimissioni, a replicare al primo cittadino Michelangelo Betti.
"Nonostante la nostra segnalazione ufficiale su tali criticità durante la fase di elaborazione del piano di risanamento e nell’assemblea che lo ha accolto positivamente, a seguito della risposta della Regione abbiamo tempestivamente comunicato all’amministrazione le evidenze poste dall'ufficio di controllo regionale con una nota esplicativa che potremmo efficacemente riassumere con un 'lo avevamo predetto', chiedendo un immediato confronto programmatico con Comune e Provincia per fornire gli atti alla Regione. A tale richiesta ufficiale, non sono seguite risposte né ufficiali, né ufficiose. Nessun contatto, nessun indirizzo politico, così come avvenuto per tutte le precedenti richieste e piani di risanamento inviati nei 20 mesi di mandato - sottolineano il presidente Riccardo Cateni, il vicepresidente Claudia Del Lungo e il consigliere Andrea Paganelli - ora, niente di ciò si evince dalle dichiarazioni del sindaco, che, poco comprensibilmente esprime soddisfazione per un risultato che non è ancora stato raggiunto. A questo punto, a scanso di errori o equivoci nell’interpretazione, il sindaco, se vuole, può rendere pubblico il documento di risposta al fine di comprendere se sia lo stesso pervenuto anche alla Fondazione".

"Una precisazione in chiusura ci appare doverosa - concludono - il cdA è un organo di gestione, non è una un partito, tantomeno una forza di opposizione, è semmai espressione di una amministrazione, e quando si giunge a condizioni di non condivisione di scelte che riguardano
l’Ente cui si è stati delegati alla gestione, le dimissioni sono l’unica strada possibile da seguire. Se le dimissioni potranno contribuire ad attivare un dibattito e scelte conseguenti, che possano assicurare un futuro migliore alla Fondazione Sipario non potremo che esserne felici".

"Rinnoviamo quindi Il nostro appello, peraltro più volte avanzato in varie forme e modalità, ovvero che le azioni che l’amministrazione deciderà di assumere siano intraprese quanto prima, auspicando che sia presto insediato il nuovo cda al quale auguriamo fin da subito un buon lavoro, ma soprattutto che il socio unico della Fondazione (Comune) e la proprietà della struttura (Comune e Provincia) chiariscano obiettivi e prospettive come richiesto fin dal nostro insediamento. Se le nostre dimissioni, come sopra accennato, potranno contribuire a realizzare questo obiettivo non potremo che rallegrarcene".

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