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Cronaca

Diritti e matrimonio gay: issata sul Ponte di Mezzo la bandiera arcobaleno

Nella Giornata internazionale dell'orgoglio LGBTQ le istituzioni cittadine e le associazioni hanno esposto insieme la bandiera simbolo dei movimenti per la liberazione sessuale. Si lavora in Comune per aggiornare il Registro delle Unioni Civili

Cade il 28 giugno la celebrazione dei moti di Stonewall, la rivolta gay a seguito dell'aggressione avvenuta a New York ad opera della Polizia ai danni di un bar omossessuale, lo 'Stonewall Inn' appunto. Era il 1969. Da quel punto si fa partire tradizionalmente la nascita del movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo. Pisa celebra la data facendo tornare sul Ponte di Mezzo la bandiera arcobaleno e promuovendo un dibattito, tenutosi in mattinata in Sala Regia, moderato dalla dottoressa dell'Università Angioletta Sperti. Nell'occasione presentato il suo libro: "Omosessualità e diritti. I percorsi giurisprudenziali e il dialogo delle Corti Costituzionali".

Proprio nei giorni scorsi, il 26 giugno, c'è stata la storica sentenza della Corte Suprema americana che ha riconosciuto il matrimonio gay come garantito dalla Costituzione, motivo per cui adesso è legale in tutti gli Stai Uniti d'America. "Le battaglie per i diritti – afferma il sindaco Marco Filippeschi – superano le identità di appartenenza delle singole comunità e diventano patrimonio di tutti. Il Comune Pisa nel tempo è divenuto laboratorio civile, luogo legato alla promozione dei diritti, del rispetto e del dialogo positivo".

Lo scorso febbraio a Pisa è stato trascritto per la prima volta un matrimonio fra persone dello stesso sesso. "Ricordo – prosegue Filippeschi – che per primi abbiamo istituito il Registro delle Unioni Civili e che in questi giorni  si sta lavorando per un aggiornamento ed una evoluzione del Registro che, in assenza di una legge dello stato, possa sanare alcune lacune". Il Consiglio Comunale sta elaborando una proposta per rendere più attuale il registro delle Unioni Civili, favorendo la piena applicazione della legge sull'anagrafe nella quale si indica la costituzione della famiglia basata su vincoli affettivi.

"Chi non ha nel proprio Dna la curiosità per ciò che è altro da sé, non potrà mai agire e operare in modo rispettoso delle differenze – afferma l'assessore Marilù Chiofalo – proseguiamo nel nostro cammino di Pisa Città dei Diritti Civili di cui il tema LGBTQ è solo una parte. Da tempo dialoghiamo con tutte le associazioni e partecipiamo attivamente alla rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) convinti dell’importanza della cultura delle differenze".

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