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Cronaca San Giuliano Terme

Ponte di Pontasserchio, fra lavori e disagi: "Chiusura motivata, condivisa e programmata"

La Provincia di Pisa aggiorna sul cantiere e precisa le tappe che hanno portato all'intervento. Poi interrogazione parlamentare e proposta di azzeramento dei pedaggi autostradali

Resta vivo il dibattito (e la polemica) sulla chiusura del Ponte di Pontasserchio. La Provincia di Pisa, con una nota, ha aggiornato sullo stato dei lavori, che procedono regolarmente. La novità è l'attivazione della sincronizzazione del semaforo in direzione Filettole-Ripafratta con il passaggio a livello: "Durante la chiusura del passaggio a livello il semaforo rimane rosso. Alla riapertura del passaggio riprendono i cicli semaforici regolati dal sensore di traffico".

L'ente territoriale ha poi fatto la cronistoria dell'intervento. Questo perché le doglianze sui disagi creati non cessano: dopo la richiesta di riduzione temporanea dei pedaggi autostradali per i residenti di San Giuliano Terme e Vecchiano, promossa con una lettera al Ministro Toninelli dal deputato leghista Ziello, rincara la dose Barbara Tavanti Chiarenti, commissario della Lega di Vecchiano-Val di Serchio: "Prendiamo atto della cattiva gestione e manutenzione del ponte che poteva essere fatta spalmandola in forma pluriennale negli anni passati. Se si vive questa situazione di profondo disagio lo si deve solo al Partito Democratico che ha governato da oltre settant'anni la Provincia e i due comuni". 

Anche i deputati Pd Ciampi, Cenni, Ceccanti e Fedeli si sono mossi a livello parlamentare. "A fronte dei gravi disagi per i cittadini e le imprese locali - scrivono - crediamo sia giusto procedere con sollecitudine alla riduzione o azzeramento dei pedaggi autostradali nella zona interessata. Abbiamo presentato in merito una interrogazione al ministro dei Trasporti viste le enormi difficoltà per i cittadini e le imprese del posto derivanti dai lavori. La viabilità è già compromessa a causa della circolazione a senso unico alternato sul ponte di Ripafratta, poiché parzialmente inagibile e oggetto di inchiesta giudiziaria con una pericolosa commistione con il relativo passaggio a livello a raso. Per tali motivi abbiamo chiesto al ministro competente di congelare i balzelli viari e valutare se possibile risanare il vecchio ponte dell'autostrada di Ripafratta, chiuso al traffico da molti anni dopo l’adeguamento del tracciato dell'autostrada A11, ancora di proprietà dell'Anas. Una soluzione che porterebbe grandi giovamenti all'intera zona".

Anche la Regione Toscana ha scritto a Sat e Salt per chiedere l'azzeramento o almeno una forte riduzione dei pedaggi per i cittadini, costretti ad usare l'autostrada per la chiusura del ponte. Le due società si sono dette disponibili. Adesso la parola è al Ministero delle infrastrutture, che deve autorizzare l'operazione.

La cronistoria dell'intervento

La Provincia di Pisa ha ribadito la "chiusura motivata, condivisa e programmata" facendo la cronistoria dell'intervento:

- "Un anno fa, nel luglio 2017, la Provincia di Pisa ha affidato (con determina 1196 del 25 luglio 2017) l'incarico di effettuare un'indagine sullo stato del ponte di Pontasserchio-Vecchiano alla ditta E2B Srl di Padova, per la verifica statica del ponte e la progettazione degli interventi necessari per la sua messa in sicurezza".

- "Alla fine di ottobre 2017 sono stati consegnati i risultati dell'indagine a firma dell'ing. Contin, e non dell'Ing. Cantini come erroneamente riportato sulla stampa, che evidenziava gravi carenze in termini di capacità portante del ponte con la conseguente necessità urgente di consentire il transito ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate (in sostanza le autovetture) e che suggeriva, ad ogni buon conto, un intervento di rinforzo in tempi urgenti".

- "Come indicato dall'Ing. Contin, nel dicembre 2017, per garantire la sicurezza del transito, era stata ordinata la limitazione di portata a 3,5 tonnellate e di sagoma con larghezza massima 2,30 metri per il transito lungo il ponte, in attesa di intervenire con i necessari e urgenti lavori di manutenzione".

- "Nel capitolato speciale del progetto era previsto un tempo per ultimare tutti i lavori di 203 giorni, cioè più di 6 mesi consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, di cui 84 giorni necessariamente di chiusura totale al traffico sul ponte (come più volte ricordato la chiusura totale al transito si rende necessaria per consentire il sollevamento della parte centrale del ponte indispensabile a riparare e consolidare gli appoggi della trave centrale che, se non sistemati, avrebbero potuto causare un crollo senza preavviso della parte centrale del ponte stesso)".

- "Con determinazione n.615 del 2.5.2018 si è avuta l'aggiudicazione definitiva alla ditta esecutrice dei lavori, Lavoritalia Srl".

Si arriva quindi alle decisioni: "Il Tavolo di Coordinamento per la sicurezza dei ponti della Prefettura, alla presenza dei sindaci del territorio, Vecchiano e San Giuliano Terme, ha valutato opportuno ridurre quanto più possibile i tempi di lavoro, da 203 giorni a 130 giorni, di cui 120 di chiusura totale, per diminuire il disagio conseguente alla cittadinanza, con la decisione contestuale di riaprire il ponte di Ripafratta, visto il parere favorevole della relazione tecnica dell'Università di Pisa, con un senso unico alternato regolato da semaforo e con un monitoraggio periodico della struttura, grazie a un impegno assunto dai Comuni e dalla Provincia nonostante non si riconoscano titolari della infrastruttura. Resta la disponibilità della Provincia a fare un monitoraggio con i sindaci nella prima decade di settembre, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori".

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