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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Distretto 42, incontro col Demanio: "Non c'è urgenza di sgombero"

Il Municipio dei Beni Comuni è stato ricevuto mecoledì a Roma dalla sede centrale dell'Agenzia del Demanio. Resta la denuncia ed il pericolo di sgombero, ma dalla discussione emerge la necessità che si pronuncino Comune e Ministero della Difesa

Cercavano risposte e le hanno in parte trovate. I ragazzi del Municipio, dopo il presidio effettuato in via Barberini a Roma, sono stati ricevuti dai dirigenti della direzione centrale dell'Agenzia del Demanio ed hanno discusso con loro la situazione dell'ex caserma Curtatone e Montanara. Dall'incontro fra occupanti e proprietà del bene sarebbe emersa la disponibilità di quest'ultima per una rapida risoluzione della questione, senza l'urgenza dello sgombero del Distretto 42.

Sono due gli aspetti mancanti secondo i funzionari di Stato. Da un lato il Ministero della Difesa deve formalizzare in modo conclusivo il processo di dismissione iniziato nel 2005. A tal fine l'Agenzia del Demanio invierà una lettera al Ministero dove si chiederà il via libera al passaggio del bene al Comune, dato l'inutilizzo e l'assenza di progettualità per l'area, come dimostrato dalla sottoscrizione del progetto Caserme. L'ente avrà 30 giorni per rispondere.

Dall'altro lato invece appare necessaria una presa di posizione chiara da parte del Comune. Sarebbero due le vie possibili: seguire l'oneroso progetto Caserme, applicando cioè quel protocollo fermo da tempo a causa delle divergenze sui costi, oppure richiedere la ex-caserma a titolo gratuito in base al percorso definito dal federalismo demaniale. "Secondo noi – affermano gli attivisti del Municipio – è una scelta piuttosto semplice. Il Demanio ci ha ricevuto e ci ha ascoltato quando invece il Comune ci ha ignorato. Adesso deve far sentire la sua voce".

Presidio Municipio dei Beni Comuni all'Agenzia del Demanio a Roma

Sul lato giudiziario il Demanio non ha rassicurato i ragazzi, che spiegano: "La denuncia resta e la situazione sul lato giuridico è ferma, ma l'auspicio dei funzionari di Stato è che ci sia il passaggio del bene al Comune. Quello che conta è che risulta palese la non urgenza dello sgombero, in quanto non ci sono progetti sull'area se non il nostro recupero. Questa è l'occasione per riappropriarci di un patrimonio pubblico importante e il Distretto 42 sta contribuendo in maniera costruttiva, continueremo la nostra opera di pulizia e riqualificazione. Attendiamo la soluzione di queste questioni tecniche e l'inizio di un vero dialogo con la cittadinanza per decidere il futuro di quest'area".

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