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Domus Mazziniana ancora chiusa: Buscemi scrive un appello al Presidente della Repubblica

"La Domus Mazziniana chiusa a Pisa è un po' come se a Roma all’Altare della Patria, per un qualche motivo burocratico apparentemente insuperabile, la fiamma perpetua che arde di fronte al Milite Ignoto fosse spenta e non si riuscisse più ad accenderla!!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Riccardo Buscemi, Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale di Pisa, ha scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sollecitarne l'autorevole intervento finalizzato alla riapertura della Domus Mazziniana.

Di seguito il testo integrale della lettera:

"Egregio Signor Presidente, desidero evidenziarLe che dopo i lunghi restauri e l'ingente somma di denaro pubblico spesa nel 2011 per restaurare e mettere a norma la "Domus Mazziniana" con l'intento di farne un luogo "espositivo e narrativo della vita privata e politica di Mazzini" nonché la sede di un "Centro Internazionale di Studi sulla Democrazia", i successivi e ripetuti tentativi di individuare nuove modalità per l'apertura al pubblico, con il coinvolgimento della Scuola Normale Superiore ed associazioni di volontariato, nonostante tutte le massime istituzioni cittadine si vantino, anche in occasione di visite ufficiali dei Presidenti della Repubblica (Giorgio Napolitano nel 2011 ed Ella stessa nel 2015), della sua esistenza in città come testimonianza dei forti legami della nostra comunità agli ideali repubblicani, la "Domus Mazziniana" oggi è ancora chiusa al pubblico. Si è provato, anche per fare fronte alle pochissime risorse pubbliche disponibili per la sua gestione, ad inventare nuove modalità per garantirne comunque un'apertura, ma esse non hanno sortito alcun evidente effetto, con la conseguenza che il luogo dove Giuseppe Mazzini morì il 10 marzo 1872 e che è diventato il simbolo degli ideali repubblicani che nella Nazione hanno portato alla svolta repubblicana il 2 giugno 1946 resta ancora chiuso ed impossibile da frequentare da parte di studiosi, cittadini, studenti. Pensi che io da bambino e da ragazzo, che abitavo proprio lì di fronte, vi sono entrato varie volte con sentimento quasi religioso e assai fiero che Pisa ospitasse quel luogo così importante, e posso dire che indubbiamente la sua frequentazione ha contribuito alla mia formazione personale! La Domus Mazziniana chiusa a Pisa è un po' come se a Roma all'Altare della Patria, per un qualche motivo burocratico apparentemente insuperabile, la fiamma perpetua che arde di fronte al Milite Ignoto fosse spenta e non si riuscisse più ad accenderla!! Mi permetto allora di scriverLe per perorare un Suo autorevole intervento presso gli Enti competenti per sbloccare la situazione che impedisce alla Domus Mazziniana di essere quello per cui è stata conservata nel tempo e per cui è stata restaurata nel 2011. Non so quale possa essere il rimedio: siano le modifiche dello Statuto della Domus Mazziniana da parte del Parlamento o il coinvolgimento di enti terzi (Comune, Scuola Normale Superiore, Università, ecc.) o di associazioni di volontariato, certo è che non pensabile che non si riescano a reperire tra le pieghe del bilancio dello Stato le minime risorse per garantire nel tempo la fruibilità a cittadini e studiosi della Domus Mazziniana. Ella, Signor Presidente, rappresenta l'ultima possibilità per porre fine a questa brutta situazione. In attesa di un Suo gradito cenno di riscontro, La ringrazio e La saluto distintamente".

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