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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ultracentenaria dona gli organi a Firenze, il trapianto all'ospedale di Pisa: è la prima volta al mondo

Celebrato il traguardo chirurgico anche dal Centro nazionale trapianti. L'intervento è riuscito e il paziente è in buone condizioni

Per la prima volta al mondo è stato donato a scopo di trapianto un organo da una persona ultracentenaria. Il prelievo, che non ha precedenti documentati in letteratura scientifica, è stato effettuato all'Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze la scorsa settimana su una donna deceduta a 100 anni, 10 mesi e 1 giorno: il suo fegato, con il via libera dei coordinamenti operativi del Centro regionale trapianti della Toscana e del Centro nazionale trapianti, è stato giudicato idoneo e trapiantato con successo in una persona in lista d'attesa all'Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa.

In precedenza la donatrice di organi più anziana mai registrata in Italia era una donna deceduta a Fabriano a 97 anni e 7 mesi a fine ottobre scorso, un caso che aveva affiancato altri quattro prelievi da persone 97enni realizzati nel 2003, nel 2008, nel 2018 e nel 2019. "A livello internazionale non risultano donazioni di organi solidi da persone decedute oltre il secolo di vita - conferma il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo - ma solo alcuni rari prelievi di tessuto, come le cornee. Siamo in presenza di un evento eccezionale che però testimonia ancora una volta, a pochi giorni dal prelievo di Fabriano, la capacità tecnica e organizzativa della rete trapiantologica italiana di valorizzare tutte le donazioni, anche quelle di persone molto anziane, in modo da dare risposte efficaci all'attesa di trapianto di oltre 8mila pazienti nel nostro Paese".

"Questo trapianto - dichiara il professor Paolo De Simone, direttore dell'Unità operativa di Chirurgia epatica e trapianti di fegato dell'Aoup - è stato realizzato dopo aver implementato tutte le procedure previste per garantire la massima sicurezza del ricevente, in tutte le tappe del processo assistenziale pre e post-trapianto assicurato da tutte le nostre strutture coinvolte. Dopo attenta valutazione delle caratteristiche cliniche del donatore, si è proceduto a verifica istologica della qualità dell’organo, impiegando anche la perfusione ipotermica ex situ per proteggere il fegato da eventuali complicanze post-trapianto. L'intervento è riuscito e il paziente è in buone condizioni".

"La procedura - insiste il medico - rappresenta il coronamento di anni di lavoro clinico multidisciplinare e di studio sull’utilizzo di donatori anziani, su cui il Centro trapianti di Pisa e la Regione Toscana hanno investito risorse e progettualità". Poi i dovuti ringraziamento: "Un sentito ringraziamento va rivolto alla famiglia del donatore, al coordinamento locale dell’ospedale sede della donazione, all’Ott, alla centrale di coordinamento regionale allocazione organi e tessuti. Un grazie speciale al professore Gianni Biancofiore e alla sua equipe, alla Medicina trasfusionale, ai servizi e reparti Aoup che da anni partecipano al programma. Il trapianto è stato possibile grazie all’impegno di tutti i medici, chirurghi e infermieri della nostra equipe. La procedura di donazione è stata condotta dal dottor Francesco Torri e dalla dottoressa Caterina Martinelli, mentre la procedura di trapianto dai dottori Davide Ghinolfi, Simona Palladino e Giacomo Menconi. Le procedure di coordinamento infermieristico sono state condotte sotto la guida del dottor Juri Ducci".

L'investimento in termini di risorse e impegno è confermato anche da Adriano Peris, coordinatore del Centro regionale trapianti della Toscana: "Il risultato ottenuto con il buon esito del trapianto di fegato da un donatore centenario è frutto non solo del lavoro di squadra ma anche di una organizzazione che ha affidato  al lavoro in rete, attraverso i programmi regionali di trapianto, l’esito di un processo così complicato. Questo ha anche indotto nei cittadini la fiducia in un sistema in grado di trasformare la volontà donativa in un atto concreto".

"Due situazioni gestite con successo grazie anche alla professionalità, organizzazione e dedizioni dei sanitari coinvolti, a riprova ancora una volta della prepazione ed eccellenza del sistema sanitario regionale, ma anche dell’attenzione e sensibilità su un tema come quello dei trapianti", commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.

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