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Cronaca

Servizi alimentari, la Pubblica Assistenza chiede un aiuto per sostenere le famiglie in difficoltà

Un anno difficile segnato dalla pandemia e dal peggioramento delle condizioni economiche di molti cittadini: la PaPisa ha bisogno di supporto per proseguire la propria attività

Vivono da ormai quasi un anno la pandemia in prima linea i volontari della Pubblica Assistenza di Pisa che, insieme ad altre associazioni, sono scesi in campo per aiutare chi ha più bisogno, un bisogno che continua a crescere e che è sempre più difficile da sostenere.
"Non soltanto il volontariato e la nostra associazione hanno subito pesanti conseguenze a causa del Covid 19, da tempo ormai vediamo crescere in modo impetuoso - dice Alessandro Betti, presidente della PAPisa - i bisogni primari di tante, troppe persone e famiglie. Famiglie che non riescono più a sopravvivere nel vero senso della parola. Crescono le richieste di pacchi alimentari e di un supporto sempre più complicato da offrire. Noi siamo in campo insieme alle altre organizzazioni di volontariato ma per dare più forza all'impegno quotidiano dei nostri volontari è necessario, anzi indispensabile, un concreto supporto di soci, cittadini, attività economiche".

"A questo scopo - prosegue Betti - abbiamo reso disponibile una specifica card da utilizzare per supportare i nostri servizi alimentari, per l'acquisto diretto, sempre più vitale, di generi di prima necessità; alimenti di cui non sempre avremo le disponibilità necessarie".
E' possibile donare direttamente per acquisto di alimenti utilizzando questo codice Iban: IT 08 Q 05232 14002 000000 021982

"Noi assicuriamo - prosegue Betti - che ogni versamento fatto con questa specifica modalità, andrà direttamente sulla 'card dedicata' all'acquisto di generi alimentari da distribuire con pacchi alimentari per sostenere le tante famiglie che incontriamo ed a cui quotidianamente cerchiamo di dare risposta. La nostra presenza ed anche il nostro fattivo impegno ai 'Tavoli delle Povertà' potrà essere così più forte e tempestivo, grazie all'aiuto di tutti".

"Concludendo - dice il presidente Betti - ricordo che nessuno si salva da solo e che le donazioni alla nostra associazione sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi. Come in altri momenti, dalla solidarietà di tanti possono arrivare risorse e stimoli in grado di 'smuovere le montagne'. E questa della pandemia è, a tutti gli effetti, una grossa montagna di criticità e di bisogni nuovi ed urgenti a cui dare risposte".


 

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