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Cronaca Pontedera

Pontedera, la drogano e la violentano in una villa: due giovani in manette

I due uomini hanno fatto ingerire, offrendo da bere alla ragazza, la cosiddetta 'droga dello stupro'. La donna ha così ceduto alle avances dei due che, con molta probabilità, hanno già utilizzato il 'metodo' altre volte

Una serata di divertimento terminata con una violenza sessuale. Protagonisti della vicenda due giovani uomini e una donna loro coetanea di Pontedera che, ad inizio luglio, si erano recati, insieme ad un'altra ragazza, nella villa di uno dei due ragazzi per fare il bagno in piscina. Qui la situazione è degenerata: i due hanno offerto da bere alla ragazza (una vodka e una bibita analcolica), poi il vuoto. La ragazza si è sentita male, non ricorda più niente e si è svegliata la mattina successiva nella sua abitazione. Parlando con l'amica, che invece non aveva bevuto, è venuta a sapere di aver consumato un rapporto sessuale con i due ragazzi, che hanno tentato di coinvolgere invano anche l'altra giovane.

La ragazza che aveva ceduto alle avances si è recata così al pronto soccorso sostenendo di essere stata drogata e dunque di aver partecipato ad atti sessuali contro la sua volontà. I medici del pronto soccorso hanno ipotizzato, anche dopo essersi confrontati con il centro antiveleni di Milano specializzato in casi del genere, che la donna potesse essere stata drogata con il GHB, una sostanza chimica di tipo stupefacente, meglio conosciuta come 'droga da stupro', insapore ed incolore, somministrabile in ogni tipo di liquido, capace di annullare nelle vittime ogni contraria volontà di resistere ad eventuali avances di tipo sessuale.

E' stata così avvisata la Polizia. Gli agenti del Commissariato di Pontedera hanno avviato le indagini, effettuando una perquisizione nella villa e trovando la bottiglia di vodka e due bottiglie della bevanda analcolica indicata dalla vittima.

Il P.M. Aldo Mantovani ha affidato la perizia tossicologica al Prof. Giusiani dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Pisa, il quale rinveniva in entrambe le bottiglie della bevanda analcolica tracce del GHB.

Ottenuta la prova, il GIP di Pisa, su richiesta del P.M., ha emesso l’ordine di arresto dei due uomini che sono stati quindi associati alla Casa Circondariale di Pisa dove si trovano tuttora detenuti.

Il particolare modus operandi dei due uomini, le risultanze del materiale sequestrato e i contatti che gli stessi hanno mantenuto tra loro e con altre persone attraverso i social network negli ultimi tempi, scambiandosi foto di altre giovani donne in contesti di tipo erotico, unite al contenuto di conversazioni in chat, portano gli investigatori a ipotizzare una certa serialità di comportamenti analoghi, per cui non è da escludere che le indagini possano portare all’individuazione di eventuali altre vittime.

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