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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

'L'equilibrio delle contraddizioni': presentato il dossier per Pisa Capitale italiana della cultura

Pisa in corsa per ottenere l'ambito riconscimento per l'anno 2022

Il perché della candidatura di Pisa2022
La città è per sua stessa definizione il luogo della complessità̀ e delle contraddizioni. Qualsiasi modello si voglia adottare non si può non confrontare con le dinamiche evolutive che agiscono in ogni sistema urbano e Pisa, nel suo costante e secolare percorso evolutivo, non sfugge a tale paradigma, non si sottrae a tale processo di cambiamento. Come tessitura di spazi, di tempi e di storie, si presenta quale terreno privilegiato di infinite sequenze, di temporalità plurali ed eterogenee, che si distendono con il passato, con i momenti del presente e, infine, con il desiderio e la sorpresa del futuro. Al contempo, la trasformazione digitale, che permea sempre più il nostro presente, si innesta con forza nel disegno della città del futuro e delle sue dinamiche interne. Anche in ambito culturale, la sperimentazione tecnologica ha innescato nuovi processi e permesso di progredire nella ricerca e nella produzione; ha inciso efficacemente nella tutela e nella salvaguardia del nostro patrimonio; ha sovvertito le regole dell’accessibilità spaziale e temporale, aiutato a superare i limiti delle disabilità fisiche e cognitive.

L’esperienza pandemica, che abbiamo vissuto nei mesi appena passati, ha segnato il trionfo - almeno temporaneo - della tecnologia: ci ha portato a sperimentare la dimensione immateriale delle relazioni, a vivere la connettività come rifugio a cui appigliarsi nel tentativo di ristabilire i meccanismi essenziali della socialità. Ha permesso di lavorare quando gli uffici erano chiusi, di garantire l’attività didattica agli studenti bloccati nelle proprie case; ha imposto profondi cambiamenti nel nostro modo di vivere, ha modificato in particolare il nostro rapporto con la cultura. L’eccezionalità del momento ha generato nuovi paradigmi nella missione di tutte quelle istituzioni che, a vario titolo e con diverse competenze, producono arte e cultura, quindi, musei, biblioteche, archivi, teatri e ancora luoghi monumentali e siti archeologici.

L’uso delle nuove tecnologie come strumento di accesso alla cultura ha trovato in questi ultimi mesi una notevole dinamicità; un nuovo pubblico si è mosso, anche se in maniera non omogenea, nella sfera del digitale, instillando la speranza di poter contribuire al superamento del cultural divide.  Le nuove tecnologie e le connessioni rese disponibili dalla rete hanno trasformato di fatto una moltitudine di solitudini in una comunità o meglio in molte comunità trasversali e variabili nel tempo. Rimane la necessità di conservare, anche nella virtualità del nostro vivere, la convinzione di aderire con consapevolezza a una comunità di riferimento. Questo tuffo “dal reale al digitale” ha enfatizzato riflessioni etiche, giuridiche, economiche già presenti nel passato e che ora riaffiorano con una nuova urgenza. La cultura, elemento centrale nei processi di sviluppo economico delle città e dei territori, nei programmi di rigenerazione urbana, e, più in generale, nella pianificazione di eco-sistemi sostenibili, diviene quindi strumento di resilienza in una fase nella quale diventano strategiche forme di condivisione collettiva, di acquisizione di più estese capacità cognitive, di maggiore accessibilità a informazione e conoscenze. Proprio su queste riflessioni, “Pisa2022 - L’equilibrio delle contraddizioni” si propone come occasione di sperimentazione in cui due visioni della città, quella materiale e quella virtuale, si confrontano e integrano: città “laboratorio”, dove storia, cultura, identità, valori, bellezze naturali, idee, creatività e conoscenza si intrecciano, in un modello di sviluppo scalabile e adattabile anche ad altre realtà urbane. Città di cultura e di innovazione, luogo idealmente deputato alla sperimentazione delle nuove tecnologie, Pisa prende atto della necessità di ripensare, con uno spirito corale, a nuovi paradigmi e metriche di connessione con la città e con le sue anime culturali e sociali. Pisa, in un dialogo tra la città culturale e la città scientifica, investe su una co-evoluzione tra la città materiale e la città virtuale, in cui il miglioramento della qualità di vita dei suoi cittadini si coniuga con la ridefinizione delle esigenze sociali, culturali, ambientali e fisiche della società̀.

Il programma di candidatura scandisce nel suo insieme una strategia progettuale che accoglie e mette a regime gli interventi e le azioni degli anni passati nel settore della cultura e conservazione del patrimonio artistico e architettonico e indica i processi per la costruzione dei futuri scenari che, nel medio e lungo periodo, declineranno i temi della rigenerazione urbana, intesa come condivisione di immaginari, di memorie collettive, e della produzione creativa, dii nuovi spazi e di nuove imprese. Il futuro che prefiguriamo nel nostro programma di candidatura deve necessariamente includere le fragilità dell’esistente e assumere le contraddizioni e i conflitti che questa ha generato e può generare. Al centro del nostro impegno per la candidatura abbiamo collocato un modello di relazioni interpersonali e di rete indispensabile per una comunità cittadina per far fronte in maniera positiva a bruschi cambiamenti, a situazioni inattese e imprevedibili come quella che stiamo vivendo in questa fase storica. Il nostro dossier di candidatura pone, quindi, al centro delle azioni previste, il modello di una piattaforma digitale intesa, essa stessa come una città dai molteplici spazi, virtuali, ma anche reali, condivisa da coloro che nella città cercano il dialogo e l’incontro. Pisa da sempre si è impegnata nello sviluppo delle nuove tecnologie digitali con alcuni dei maggiori centri di ricerca e formazione. La nostra candidatura pone tali eccellenze al centro di una strategia che diventi un laboratorio di nuovi linguaggi e di nuove tecnologie nell’interesse della collettività cittadina estesa a tutte le componenti istituzionali, universitarie e associative.

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