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Cronaca

Immigrazione in provincia di Pisa: è straniero un residente su 10

I dati del Dossier Statistico Immigrazione: l'incidenza media è più bassa di quella regionale (11,3%) ma a Santa Croce sull'Arno si arriva al 23,1%, a Pisa al 14% e a Pontedera al 15,5%. Oltre la metà è europea

L'immigrazione a Pisa è ferma praticamente ormai da un quinquennio. Sono 43.115, infatti, gli stranieri residenti nel territorio provinciale alla fine del 2019, appena l'1,1% in più rispetto all'anno precedente e in aumento del 6,3% in confronto al 2015. Una crescita piuttosto bassa se si considera che solo dal 2012 al 2013 l'incremento era stato di oltre dodici punti percentuali. Eppure l'incidenza sulla popolazione continua ad aumentare: oggi, infatti, è di origine immigrata circa un pisano su dieci (10,2%), dieci anni fa si superava a malapena il 6%.

L'apparente contraddizione, che si riscontra peraltro anche a livello regionale e nazionale, è stata spiegata mercoledì a Pisa, nel corso della presentazione regionale del Dossier Statistico Immigrazione 2020, il volume edito alla Idos e giunto all 30esima edizione, che ogni anno offre una fotografia dettagliata e aggiornata sulla presenza straniera in Italia. "In Toscana e in Italia, ma anche a Pisa - è stato spiegato - la popolazione straniera ha continuato ad aumentare, sia pure in modo impercettibile, mentre quella italiana è rimasta sostanzialmente ferma". Tanto che, solo con riferimento al territorio provinciale, fra il 2015 e il 2019 la popolazione residente è rimasta stabile (0,3%) solo per effetto del contributo degli immigrati (+6,3%) dato che la componente italiana è diminuita (-0,3%).

Nonostante ciò Pisa, rimane una delle principali aree d'immigrazione Toscana, la terza in valore assoluto, subito dopo Firenze e Prato. Il quadro cambia, però, se si guarda all'incidenza percentuale: in questo caso, infatti, scivola al sesto posto con il 10,2%, un punto dietro la media regionale (11,3%).

L'incidenza complessiva, però, è frutto di un andamento tutt'altro che omogeneo nel territorio. La percentuale più elevata è a Santa Croce sull'Arno dove gli stranieri sono quasi un quarto dei residenti (23,1%), ma incidenze molto elevate si riscontrano anche nei piccoli di Castelnuovo Valdicecina (19,3) e Monteverdi Marittimo (18,4), piccoli centri in via di spopolamento, almeno in parte rivitalizzati dalle famiglie migranti. Seguono Pontedera (15,5%), Castelfranco di Sotto (14,9%) Pisa e il piccolo centro di Riparbella (entrambi 14,3%), Pomarance (11,6) e Ponsacco (10,4%). Molto più distanti gli altri, con due comuni fra il 7 e il 9% (Santa Luce e Cascina) e il grosso che si colloca fra il 5 e il 7% (Calcinaia, Castellina Marittima, Orciano Pisano, San Giuliano Terme, Fauglia, Bientina, Buti, Vicopisano, Crespina-Lorenzana). Più staccato Calci (3,9%).

I Paesi di provenienza

La 'geografia' delle aree di provenienza degli stranieri residenti nel territorio provinciale conserva una ben più marcata impronta africana rispetto alla media regionale. Gli immigrati provenienti da questo continente, infatti, sono quarto (25,5%) del totale mentre in Toscana si fermano al 17,8%. In particolare sono gli immigrati provenienti dall'Africa Occidentale a far segnare un'incidenza nettamente superiore alla media regionale (14,0 contro 6,4%) in conseguenza soprattutto del forte e consolidato radicamento nel territorio pisano della comunità senegalese: in tutto sono 4.447, pari a oltre un terzo (34,8%) di tutti i senegalesi residenti in Toscana.

In generale, comunque, 'l'immigrazione pisana' rimane prevalentemente europea (52,3% di tutti gli stranieri residenti), oltre la metà dei quali (25,5%) originari dell'Europa Centro-Orientale. Il 17,8% arriva dall'Asia e il 4,4 dall'America. Le comunità più numerose sono: Albania (8.358 residenti, 19,4% del totale), Romania (6.483; 17,8%), Senegal (4.447; 14,0%), Marocco (3.587; 8,3%), Filippine (2.043; 4,7%), Cina (1.581; 3,7%), Ucraina (1.392; 3,2%), Polonia (999; 2,3%), Bangladesh (979; 2,3%) e Macedonia (919; 2,1%).

L'immigrazione in Toscana

Ormai da quasi un quinquennio l'immigrazione in Toscana cresce molto lenntamente: nel 2019 è aumentata dello 0,6% passando da 419.371 a 422.098 stranieri, ma anche negli anni precedenti gli incrementi erano stati minimi (+2,2% nel 2018 e +2,0% nel 2017). Non solo. Diminuiscono i regolarmente soggiornanti non comunitari (-10,5%), i nuovi nati da coppie straniere si fermano al 4.723, il dato più basso dal 2012 e i migranti accolti nelle strutture d'accoglienza scendono a 6.141, il 34,8% in meno rispetto all'anno precedente. E anche per quanto riguarda la Toscana la principale porta d'ingresso per i pochi stranieri arrivati nel 2020 è la protezione internazionale, motivo del soggiorno per oltre i tre quarti (76,7%) degli 8.873 non comunitari giunti dall'estero nel 2020.

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