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Cronaca

Droga tra i giovani, Filippeschi: "Nuovi fenomeni, servono risposte"

Lotta alle marginalità, prevenzione e battaglia culturale contro le cattive abitudini, le chiavi per sconfiggere il fenomeno secondo il primo cittadino di Pisa

"Sta riemergendo il fenomeno delle droghe tra i giovani, oltre al quello del consumo patologico di alcolici, con aspetti nuovi e più tradizionali. Dobbiamo reagire". A lanciare l’allarme il sindaco di Pisa Marco Filippeschi all’apertura del convegno sulle politiche sociali 'Passaggio a nord-ovest. Cercare la rotta nei servizi a bassa soglia' che si è svolto venerdì mattina all'ex Convento dei Cappuccini.

"Non dobbiamo fare come gli struzzi, che nascondono la testa sotto la sabbia per non vedere. Insieme dobbiamo trovare delle risposte non chiudendoci in schemi riduttivi e timori ideologici, ma affrontando il problema a viso aperto e con le competenze necessarie - ha continuato il primo cittadino - intanto iniziamo un monitoraggio nuovo e puntuale. Su questo possiamo ragionare sulle risposte, anche sperimentando approcci innovativi".

"Ho trovato segnali d’allarme in diverse occasioni, non solo nell’ambito del lavoro dei servizi sociali dedicati. Discutendo con operatori scolastici e insegnanti. Affrontando il tema dei disturbi dell’alimentazione. Poi c’è il tema della movida urbana, che impegna le città turistiche e universitarie - aggiunge Filippeschi - dove emergono criticità per il consumo smodato di alcol e non solo. Ce n’è abbastanza perché si apra una nuova fase d’impegno. Sarà centrato sulla risposta al malessere sociale, sulla prevenzione, su una battaglia culturale contro le cattive abitudini, sul sostegno alle iniziative positive alternative. Serve un approccio non ideologico, che guardi in faccia la realtà. Consumo di cocaina, droghe sintetiche, ritorno dell’eroina sono i fenomeni più gravi. Ma non solo i soli. Ci sono ricercatori pisani che hanno indagato sui cambiamenti che vanno coinvolti. E serve un coinvolgimento dei giovani e degli educatori, delle scuole".

Il sindaco ha ricordato che Pisa nell’ambito sociale si può far forza delle "esperienze di riferimento di livello regionale e nazionale, la nostra città ha sviluppato progetti innovativi per la bassa soglia, dal dormitorio di via Conte Fazio alla Cittadella della solidarietà del Cep, alle mense, alle azioni per la riduzione del danno delle droghe, in una importante rete di servizi. Un patrimonio costruito dal basso che non va perso ma va valorizzato nel passaggio della riforma del sistema sanitario toscano".

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