rotate-mobile
Cronaca

Droga nel carcere Don Bosco di Pisa: tre gli arresti, di cui una persona rilasciata

Mentre gli agenti della Polizia Penitenziaria continuano con l'iter investigativo, in collaborazione con la Squadra Mobile, una persona è stata scarcerata per insufficienza di indizi di colpevolezza a suo carico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

I risultati della maxi perquisizione avvenuta nelle prime ore del mattino di ieri nel carcere di Pisa, effettuata da parte del personale di Polizia Penitenziaria, unitamente al gruppo cinofili, conta i primi risultati.

Nella giornata di ieri l'esito dell'operazione portò all'arrestano di un familiare. Intanto le indagini continuano il suo corso.

Lo rende noto il Vice Segretario Generale Romeo Chierchia "gli agenti che avevano intuito della falla dei colloqui, già noto, ma non avendo mai avuto i cani antidroga a disposizione per un'accurata perquisizione, i detenuti e familiari, riuscivano sempre a farla franca. Ma ieri, che nessuno sapeva della "sorpresa di Natale", con l'ausilio del gruppo cinofili della Polizia Penitenziaria, hanno portato all'arresto di alcuni familiari dei detenuti.

Nel frattempo le indagini incrociate intra ed extra murarie, curate dalla Polizia Penitenziaria, hanno fatto sì che questa mattina hanno sono scattate le manette per altri due familiari.

"Non si discute sulla professionalità del personale di Polizia Penitenziari, del Comandante del Reparto e del Direttore Dott. Prestopino, ma una cosa è certa - continua Chierchia - che se la presenza del gruppo cinofili fosse più costante, sicuramente l'ordine e la sicurezza all'interno dell'istituto sarebbe più regolare ed efficiente".

Mentre gli agenti della Polizia Penitenziaria continuano con l'iter investigativo, in collaborazione della squadra mobile, una persona è stata scarcerata per insufficienza di indizi di colpevolezza a suo carico. Intanto questa mattina altre 2 persone sono state arrestate. Le indagini continuano il suo corso.

Il Parlamento Italiano - aggiunge Chierchia - deve intervenire, con risorse economiche per il funzionamento dell'apparato Istituzionale dello Stato, non si può elemosinare le televisione per i detenuti, non si può elemosinare della fornitura delle pulizia, non si può lasciare il personale di Polizia Penitenziaria che lavoro le ore di straordinario senza essere pagati ecc. ecc., inoltre bisogna accelerare con provvedimento d'urgenza con l'AMNISTIA per risolvere molte problematiche legate al sovraffollamento. Ribadisco nuovamente che bisognerà anche pensare ad altri strumenti e personalmente suggerisco anche 'la cauzione' per alcuni reati e ciò per evitare che, per il futuro, le leggi che saranno emanate nascono già vecchie".

Intanto il responsabile sindacale CGIL settore della Polizia Penitenziaria - Pietro Colarusso - dichiara: "non sempre, per l'Istituto penitenziario di Pisa, si può parlare di cose negative a danno del Corpo di Polizia Penitenziaria, perché questa volta il personale tutto ha dato, veramente, la giusta dose di professionalità e senso del dovere, lavorando per molte ore senza alcuna sofferenza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Droga nel carcere Don Bosco di Pisa: tre gli arresti, di cui una persona rilasciata

PisaToday è in caricamento