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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E' partita la raccolta di capitale di Sleepacta, la spin-off dell'Università di Pisa che studia il sonno in modo semplice e innovativo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La campagna di investimenti sarà attiva sul portale starsup.it fino al 15 gennaio 2018, a meno che le richieste non esauriscano prima l'ammontare offerto al pubblico. Nei primi 10 giorni le sottoscrizioni superano già i 100 mila euro. La medicina del sonno in un click. SleepActa, spin-off dell'Università di Pisa, ha elaborato un modo innovativo, semplice e non invasivo di studiare il sonno. Grazie a un nuovo algoritmo, basato su Reti neurali artificiali, la start up è in grado di offrire a medici e ospedali un servizio di analisi del sonno e di refertazione automatica tramite activity tracker indossabili. Lo studio utilizza i dati raccolti 24 ore su 24 dai braccialetti sempre più diffusi tra gli appassionati di fitness. Il medico dovrà solo abbinare il braccialetto del paziente a un computer e dopo una settimana potrà sincronizzarlo per inviare i dati al server SleepActa e ottenere così il referto via email in pochi minuti. Il medico potrà quindi scrivere la sua diagnosi inserendo il nominativo del paziente, che non viene mai inviato a SleepActa.
Dopo 4 anni di sperimentazione, 228 soggetti coinvolti nello studio, un periodo di accelerazione con l’Associazione SAMBA (Sant’Anna Milky Business Angels) e l’utilizzo in numerose cliniche italiane, SleepActa sbarca sulla piattaforma di equity crowdfunding StarsUp. Si tratta del primo portale in Italia autorizzato dalla Consob per la raccolta online di capitale di rischio da parte di aziende (start-up e PMI) innovative. Fino al 15 gennaio 2018, a meno che le richieste non esauriscano prima l’ammontare offerto al pubblico, chiunque può investire in SleepActa acquistando quote di SAMBA Dream Srl, a partire da un importo minimo di 500 euro, direttamente da pc. SAMBA Dream è la società veicolo d’investimento appositamente costituita per reperire le risorse finanziarie necessarie e funzionali per acquisire una partecipazione di minoranza in SleepActa. I promotori di SAMBA Dream sono alcuni Business Angel dell’Associazione SAMBA che hanno individuato in SleepActa una valida opportunità d’investimento e deciso, ispirandosi alle best practices che si stanno affermando sui mercati finanziari più evoluti, di offrire anche a soggetti terzi la possibilità di unirsi ad essi. Un loro esponente ha costituito a questo scopo SAMBA Dream, nella quale confluiranno i fondi promessi dai promotori e quelli di chiunque altro deciderà di aderire all’offerta. Tutto il capitale raccolto da SAMBA Dream sarà utilizzato per acquistare una partecipazione in SleepActa (variabile tra un minimo del 6,56% e un massimo del 12,31% in funzione dell’esito della raccolta su StarsUp, che punta a raggiungere fino a 400 mila euro con un target minimo fissato a 200 mila) come stabilito nell’accordo d’investimento sottoscritto con i suoi fondatori. Le sottoscrizioni pervenute su SAMBA Dream tramite StarsUp nei primi 10 giorni della campagna superano già i 100 mila euro e fanno dunque sperare che entro breve possa essere raggiunto il target minimo dell’offerta. La metodologia innovativa di SleepActa risolve le problematiche legate allo studio del sonno.

“La polisonnografia – spiega l’amministratore unico di SleepActa Ugo Faraguna – è un esame fastidioso, perché al paziente vengono applicati elettrodi, fasce e sensori per registrare durante la notte alcuni parametri fisiologici fondamentali. Nonostante sia il gold standard si presta molto male a studiare un disturbo molto diffuso, quanto sottovalutato, rappresentato dall’insonnia cronica. La nostra idea nasce dalla necessità di sviluppare un esame poco invasivo e sostenibile, in grado di descrivere e oggettivare le caratteristiche del sonno e delle sue frammentazioni, tipiche dell’insonnia. Abbiamo rivoluzionato un vecchio esame, l’esame actigrafico, aggiornandolo al 2017. Gli actigrafi corrispondono agli activity trackers che si sono molto diffusi negli ultimi anni (Fitbit, Misfit, Apple Watch, Garmin Vivofit etc.). Purtroppo abbiamo dimostrato che molti di questi device e le relative piattaforme dei produttori che ne analizzano i dati sono imprecisi nel valutare il sonno. Solo con l’abbinamento al braccialetto del nostro algoritmo validato, basato su Reti neurali artificiali, la misurazione del sonno diventa accurata e oggettiva. Inoltre la metodologia che proponiamo è poco costosa e non invasiva. Il paziente infatti può anche utilizzare il braccialetto che possiede. E il medico ha un sistema semplice e veloce da usare: abbina il braccialetto al computer, dopo una settimana si collega al server SleepActa per inviare i dati del paziente e in pochi minuti ottiene il referto via mail. A quel punto deve solo inserire il nominativo e scrivere la sua diagnosi”. La soluzione semplice, non invasiva e veloce di SleepActa è fondamentale per poter risolvere i disturbi del sonno sempre più diffusi tra la popolazione. In Italia 8 milioni di persone soffrono di insonnia e il 73% non si è mai rivolto a un medico. Eppure gli italiani spendono ogni anno mezzo miliardo di euro per l’acquisto di sonniferi. Nel 66% dei casi l’insonnia si protrae per oltre un anno e il 70% delle persone assume sonniferi senza controllo medico da almeno 2 anni. Il 67% delle persone che soffrono di insonnia ha una bassa qualità della vita e i colpi di sonno alla guida causano mille morti e 120 mila feriti l’anno. Link al portale starsup.it: https://www.starsup.it/project/sleepacta

SleepActa Srl, spin-off dell’Università di Pisa, nasce nel gennaio 2017 con sede legale a Milano e base operativa a Pisa. I soci sono cinque. L’amministratore unico è Ugo Faraguna, 38 anni, nato a Trieste e laureato in medicina alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Ha lavorato per sette anni negli Stati Uniti al dipartimento di Psichiatria dell'Università del Wisconsin. Dal 2012 è ricercatore del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa. Le sue ricerche riguardano la regolazione del ciclo sonno-veglia. Dal 2015 è dirigente medico in convenzione al Centro del Sonno, U.O. Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Nel 2016 si è aggiudicato il premio della Società Italiana di Fisiologia (SIF) riservato ai giovani ricercatori under 40. Dal 2013 è socio dell’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS). Umberto Olcese, 34 anni, nato a Rapallo e laureato in ingegneria biomedica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dal 2011 al 2013 è stato ricercatore post dottorato al dipartimento di Neuroscience and Brain Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Dal 2013 è assistant professor di ruolo al Cognitive and Systems Neuroscience Group, Facoltà di Scienze dell’Università di Amsterdam. Nel 2013 ha collaborato alle attività di ricerca dell’Italian Resuscitation Council di Bologna. Dal 2012 svolge l’attività di revisore scientifico per importanti riviste. Tommaso Banfi, 26 anni, nato a Cecina (Livorno) e laureato in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate all’Università di Pisa. Dal 2016 è dottorando di ricerca all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, per il laboratorio di ricerca: “Computer Integrated and Innovative Robotic Platforms for Surgery”. Nicolò Valigi, 26 anni, nato a Perugia e laureato in ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. E’ software engineer e web architect. Come visiting researcher è stato all’EPFL di Losanna, al Jet Propulsion Laboratory della NASA in California e all’École Normale Supérieure de Cachan a Parigi. Nel 2015 è stato il vincitore della borsa Fulbright BEST per lo studio dell’imprenditoria in Silicon Valley. Dino Faraguna, nato a Trieste nel 1950. Trent’anni di esperienza come primario di ospedale pediatrico e direttore sanitario in ospedali pubblici e privati. Attualmente è direttore sanitario di Polimedica a Pradamano (Udine). Tra i vari incarichi, è stato direttore sanitario di IRCCS Burlo Garofolo di Trieste e direttore del dipartimento Materno Infantile e delle Strutture Complesse di Pediatria degli Ospedali di Gorizia e di Monfalcone. E’ autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e relatore a più di 120 congressi nazionali e internazionali.

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