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Cronaca

Edicola rimossa, il sindaco incontra Libera: "Un nuovo chiosco in una zona centrale della città"

Accordo tra l'associazione e l'amministrazione comunale. Le letterine dei bambini sono state conservate: lanciata l'idea di un'esposizione

Incontro nel pomeriggio di oggi a Palazzo Gambacorti fra i rappresentanti di Libera, Andrea Bigalli referente regionale della Toscana, Giovanni Pagano referente regionale per i beni confiscati, Fabrizio Tognoni referente provinciale, il sindaco di Pisa Michele Conti, la presidente della commissione consiliare permanente Maria Punzo e il capo di gabinetto Massimo Donati. Al centro naturalmente la questione dell'edicola confiscata alla mafia rimossa nei primi giorni dell'anno da Borgo Stretto dall'amministrazione comunale. Un gesto che ha scatenato un vespaio di polemiche e prese di posizione tra favorevoli e contrari.

"L’incontro - si legge in un comunicato congiunto del Comune di Pisa e Libera - ha raggiunto il suo obiettivo: da un lato Libera ha compreso le ragioni dell’amministrazione e l’iter burocratico amministrativo che ha portato alla rimozione dell’edicola di Borgo Stretto, dall’altro i rappresentanti del Comune di Pisa hanno compreso le ragioni dell’associazione riguardo alla grande importanza della tutela di un bene confiscato che ha portato ad esprimere contrarietà alla sua rimozione".

"In un clima di collaborazione le parti hanno stabilito un percorso comune decidendo di aprire un tavolo tecnico, in cui coinvolgere l’Università di Pisa, che tramite il rettore ha già formalmente espresso la propria disponibilità, ma aperto a tutti i soggetti della città che vorranno parteciparvi, per costruire un progetto finalizzato a installare un nuovo chiosco in una zona centrale della città - prosegue la nota - la struttura, la cui progettazione sarà comunque pensata all’interno del tavolo, dovrà essere capace di ospitare idee e contenuti con finalità sociale e culturale di tutte le realtà che concorreranno alla creazione del progetto".

Nel corso dell’incontro il sindaco di Pisa ha mostrato le letterine dei bambini conservate e, con l’accordo dei referenti di Libera, ha proposto di utilizzarle per un’esposizione che documenti le attività didattiche svolte sul tema dalle scuole pisane negli anni passati.

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