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Cronaca

Edilizia scolastica, l'appello al presidente Angori: "Soluzioni per il nuovo anno"

Dall'Osservatorio Scolastico Permanente e Cittadinanza Attiva di Pisa chiedono miglioramenti nella dislocazione di aule e studenti dopo le criticità emerse nell'anno ormai giunto al termine

"E' arrivato anche giugno e ancora moltissimi studenti degli istituti medi superiori pisani si chiedono se il prossimo anno potranno finalmente frequentare regolarmente la scuola o si ritroveranno nuovamente sballottati da una soluzione di ripiego all’altra. E con loro se lo chiedono genitori e insegnanti, per un totale di migliaia di cittadini coinvolti". Inizia così la lettera che Cittadinanza Attiva Pisa e Osservatorio Scolastico Permanente indirizzano al presidente della Provincia Massimiliano Angori per chiedere certezze in vista di settembre, dopo un anno particolarmente complicato per la disposizione delle classi nelle scuole superiori di Pisa.

"Se un cauto ottimismo sembra provenire dal Liceo Dini, che potrà continuare a usufruire di qualche aula nel complesso di Via Benedetto Croce, e – nonostante la delusione per la mancata approvazione del progetto presentato al bando PNRR – dal Liceo Buonarroti, dove sono stati finalmente avviati i lavori che consentiranno il recupero di un discreto numero di aule, è invece tuttora drammaticamente confusa la situazione del Liceo Carducci, che oltretutto sta registrando un trend positivo nel numero di iscrizioni - proseguono da Cittadinanza Attiva e Osservatorio Scolastico - decaduta l’ipotesi dei moduli prefabbricati, sventatamente tanto decantata prima di essersi accertati della sua (ir)realizzabilità, rimangono al momento solo interrogativi: si potranno usare le stanze delle attigue ex Perodi, inutilizzate da un anno, nonostante la grave carenza di aule del Liceo Carducci? Saranno disponibili nuove aule all’ITI in via Contessa Matilde per le classi del Carducci? E non si potrebbe trovare una sistemazione alternativa per le associazioni che sfruttano spazi interni alla scuola? È triste constatare che, dopo molti mesi, il Liceo Carducci si trova ancora di fronte alle stesse problematiche denunciate a settembre e studenti, genitori e insegnanti assistono impotenti a un continuo rimpallo di responsabilità". 

"In generale, la risorsa più razionale sembra quella rappresentata dagli spazi scolastici già esistenti, opportunamente ottimizzati e ristrutturati laddove necessario. È il classico uovo di Colombo, una soluzione che Cittadinanzattiva e Osservatorio Scolastico Permanente ribadiscono ormai da mesi, ma richiede una visione globale e lungimirante da parte delle istituzioni coinvolte: la Provincia, responsabile degli edifici che accolgono le scuole superiori, ma anche il Comune, che amministra il territorio coinvolto. Una visione che è mancata, visto che apparentemente non c’è nemmeno una piena consapevolezza dei beni già (o potenzialmente) disponibili e di come vengono utilizzati - attaccano le due realtà - perciò quella che si direbbe la soluzione più efficiente per costi e tempi non è stata finora perseguita fino in fondo. Ad esempio, presso l’Istituto Gambacorti, in via Possenti, il terzo piano è interamente utilizzato oppure potrebbe essere fruibile da altre scuole? E in via Garibaldi, presso l’Istituto Matteotti?".

Per il 7 giugno intanto è in programma la terza riunione del tavolo permanente dedicato all'edilizia scolastica: "A questo punto, ci aspettiamo risposte definitive alle nostre domande e la presentazione di un programma concreto e dai tempi serrati che garantisca un rientro in aula dignitoso per tutti gli studenti pisani, affinché a settembre non si torni a gestire la scuola con la logica dell’emergenza che ha caratterizzato lo scorso anno, con gli esiti che tutti conosciamo" concludono da Cittadinanza Attiva e dall'Osservatorio Scolastico Permanente.

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