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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Elezioni studentesche universitarie, Sinistra Per accusa l'Ateneo: "Gestione scandalosa dei seggi"

Comunicazione carente, organizzazione insufficiente, interesse nullo: sono le accuse che i rappresentanti della lista muovono all'Università pisana

Nei giorni dal 17 al 19 maggio si sono tenute le elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, l’organo di massima rappresentanza studentesca nazionale, in tutte le università italiane. Sinistra Per dichiara: "Quanto accaduto a Pisa è scandaloso: nonostante l’Ateneo conti circa 46mila iscritti, i votanti sono stati poco più di mille. La responsabilità dell’affluenza più bassa di sempre è tutta da imputare all’attuale amministrazione dell’Università di Pisa". La lista studentesca prosegue nell'accusa: "Sono stati allestiti soltanto 5 seggi, meno della metà dei seggi previsti nelle precedenti tornate elettorali, concentrando in ognuno di essi decine di migliaia di aventi diritto e consentendo il voto esclusivamente in un seggio, in base al Dipartimento di afferenza. Inoltre non è stata prevista alcuna sospensione della didattica, nonostante la lontananza di molti seggi rispetto ai luoghi vissuti dalla componente studentesca in quei giorni. Lontananza rispetto ai seggi di afferenza causata dalla solita questione che denunciamo da anni: la carenza di spazi".

"L'inaccessibilità - sottolinea Sinistra Per - era anche legata alla messa a norma di tutti seggi, che favorisse l'accesso anche per la componente studentesca con un caso che abbiamo affrontato è stato quello di uno studente sulla sedia a rotelle, che, pur volendo, non ha potuto raggiungere il seggio di afferenza in quanto non a norma: le piattaforme erano fuori uso, perché l'aula studio a cui portano è chiusa da due anni". "I seggi più inaccessibili e lontani dai Poli e dai Dipartimenti afferenti sono quelli che hanno registrato l’affluenza più bassa - continua Alice Caliendo, senatrice accademica e studentessa di Giurisprudenza - uno dei seggi era il Palazzo Vitelli, in cui votavano i Dipartimenti di Scienze Politiche e di Giurisprudenza, per i quali storicamente i seggi venivano allestiti al Polo Piagge. La componente studentesca afferente ha sostenuto di aver riscontrato serie difficoltà a raggiungere questo palazzo, sede degli uffici amministrativi e sconosciuto alla maggior parte di noi. Quel seggio è rimasto infatti per lo più vuoto. Inoltre alla componente studentesca delle aree più decentrate come il Dipartimento di Chimica è stato di fatto negato il diritto di voto, che poteva essere espresso solo al Polo Fibonacci: sono infatti solo 8 i voti provenienti dal Dipartimento".

Andrea Brucini, senatore accademico e unico candidato di Pisa al CNSU, ricorda inoltre: "Insieme a queste elezioni nazionali si sarebbero dovute svolgere anche le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli Organi dell’Università di Pisa, ma a queste condizioni sarebbe stato impossibile tutelare il nostro diritto di voto e abbiamo rifiutato la proposta dell'ateneo, presentata durante una seduta informale del Consiglio degli Studenti. Questa prevedeva infatti un sistema di voto elettronico, che aveva gia dimostrato diverse problematicità alle scorse elezioni, senza garanzie di miglioramenti e l'allestimento di un solo seggio per completare la procedura di voto: uno solo, proprio a Palazzo Vitelli, sostenendo fosse impossibile aggiungere altri seggi per impossibilità di reperire il personale (motivazione addotta anche per queste elezioni)".

Anna Fabbri, rappresentante in Senato Accademico, aggiunge: "Malgrado le sollecitazioni che abbiamo avanzato, l’Ateneo ha inoltrato la comunicazione delle elezioni solo ore dopo l’apertura dei seggi, avvertendo solo la componente studentesca, e non anche quella docente. Anche in questo frangente si è presentata la cronica carenza di comunicazione da parte di questa Amministrazione, che non ha altresì spiegato in cosa consiste questo Organo, né a cosa serve, provando in qualche modo a effettuare una corretta informazione". "Non solo, erano completamente assenti segnalazioni di sorta per la sede del seggio: nonostante i seggi siano stati drasticamente ridotti e collocati in base 'alla afferenza', ci siamo anche dovuti attrezzare da noi con cartelli fatti in casa per rimediare al totale disinteresse di questa amministrazione nell’organizzazione di queste elezioni, provvedendo a segnalare per ognuno dei pochi seggi, chi vi potesse votare. I dati dimostrano infatti che l'ultimo giorno, dopo una corretta informazione e segnalazione, esclusivamente da noi effettuata, l'affluenza ha cominciato a risalire. La colpa della scarsa affluenza non può essere quindi ricondotta a un fantomatico disinteresse della comunità studentesca verso le elezioni, come più volte affermato da questa Amministrazione,  quanto piuttosto alla completa indifferenza e mancanza di rispetto dell'ateneo nei confronti della rappre*sentanza e del sistema democratico".

"In quest’occasione è stata boicottata la democrazia e il nostro diritto di voto. Quindi no, la responsabilità della bassa affluenza non è della comunità studentesca che ancora una volta non è stata rispettata e tutelata dalla sua stessa Università" denunciano in coro i tre rappresentanti della lista studentesca. "Sinistra Per ha ottenuto il 76% delle preferenze - conclude Andru Budacu Ferrari, rappresentante nel Consiglio degli Studenti - e dovremmo ritenerci soddisfatti di questo risultato, ma in realtà siamo ancora fin troppo amareggiati dalla mancanza di interesse ancora una volta dimostrata da parte dello stesso Ateneo che qualche settimana fa ci ha interdetto come lista di rappresentanza dalla prenotazione delle aule e che invia diffide ogni qual volta stiamo per organizzare qualcosa. Vogliamo spiegare dettagliatamente quanto accade nell'Ateneo di Pisa che nel semestre bianco attenta alla democrazia. Per queste ragioni, chiamiamo una conferenza stampa per martedì mattina alle 11, nel giardino della sala studio Pacinotti".

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