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Cronaca Via XX Settembre

Emergenza abitativa, petizione al sindaco Filippeschi: "Riutilizziamo gli immobili comunali vuoti"

Unione Inquilini, Sicet e Municipio dei Beni Comuni chiedono al primo cittadino di farsi portavoce presso Prefetto e Regione affinchè venga realizzata una serie di interventi

Una petizione per sensibilizzare l'amministrazione sui problemi abitativi e chiedere al sindaco, Marco Filippeschi, di farsi portavoce nei confronti del Prefetto e della Regione affinchè vengano realizzati una serie di interventi immediati per "cercare di attenuare l'emergenza casa". E' quella consegnata questa mattina a Palazzo Gambacorti da Unione Inquilini, Sicet e Municipio dei Beni Comuni in occasione della 'Giornata nazionale sfratti zero'.

"Non si può più parlare di emergenza abitativa - afferma Virgilio Barachini, presidente dell'Unione Inquilini Pisa - perchè il problema della casa è ormai diventato strutturale. Negli ultimi anni sono circa 200 le famiglie pisane che sono state colpite da un provvedimento di sfratto incolpevole senza avere ottenuto una sistemazione definitiva in un'abitazione alternativa, così come previsto dalle normative nazionali e regionali. Il Comune di Pisa, sta cercando di fare il possibile per affrontare il problema, ma ancora non è abbastanza se consideriamo che ci sono ancora più di 100 alloggi popolari di proprietà comunale tutt'ora vuoti".

Secondo il presidente dell'Unione Inquilini di Pisa "l'Amministrazione comunale dovrebbe investire più risorse per mettere nuovamente a norma questi alloggi invece che spendere ogni anno 400mila euro per distribuire 'a pioggia' contributi sussidiari all'affitto a famiglie che spesso non ne hanno nemmeno bisogno". Barachini non risparmia qualche 'frecciata' nemmeno nei confronti dell'attività del Progetto Prendo Casa. "Hanno il merito di mettere in evidenza un problema importante come quello del diritto alla casa - dice il presidente dell'Unione Inquilini - ma non offrono nessun tipo di risposta concreta per risolvere la situazione".

Unione Inquilini, Sicet e Municipio dei Beni Comuni chiedono in particolare a Filippeschi di farsi portavoce nei confronti di Prefetto e Regione affinchè vengano realizzati diversi interventi immediati. "E' necessario che sia compilato dal Comune un apposito elenco 'dinamico' delle famiglie che sono sotto sfratto esecutivo - si legge nella petizione - così come disposto dalla legge regionale. Questo allo scopo di poter effettuare interventi diretti alla sospensione degli sfratti e permettere il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate".

"Nel caso di improrogabili esecuzioni di sfratto - continua la petizione - chiediamo che il Prefetto venga invitato a sospendere l'utilizzo forza pubblica per la loro esecuzione, per lo meno fino a quando saranno esaminate dalla Commissione Territoriale le richieste di sanatoria presentate con la pubblicazione del II avviso 2016, prevista per il prossimo 12 ottobre. Proponiamo anche l'assegnazione provvisoria alle famiglie sfrattate delle decine di allogi comunali di Sant'Ermete, considerati non più facenti parte dell'Erp".

Infine sindacati e associazioni chiedono al Comune e agli altri enti pubblici, quali Università, Fs e Demanio, "di sopprimere la vendita e le aste degli immobili di loro proprietà" utilizzandoli "per famiglie senza casa e sfrattate per morosità, e comunque per finalità sociali".

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