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Cronaca

Emergenza cinghiali: Coldiretti chiede misure e una regia alla Prefettura 

Confronto fra l'associazione e il Prefetto di Pisa Castaldo. Fra le proposte l'estensione del periodo della caccia

I cinghiali continuano ad essere un problema per l'agricoltura del territorio. "La regia complessiva delle azioni di contenimento e prelievo siano affidate al Prefetto in quanto competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza" chiede Coldiretti, in un documento consegnato all'Ufficio del Governo dal Direttore interprovinciale Pisa Livorno Francesco Ciarrocchi.

Sullo sfondo c’è la recente manifestazione che si è tenuta a Firenze con 300 agricoltori che hanno protestato per l’eccessiva presenza dei cinghiali. Con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto proliferano, con "un aumento del 15%, i cinghiali invadono città e campagne dell’intera provincia. I branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone".

Coldiretti ha anche stilato una lista delle strade più pericolose dove gli automobilisti hanno più probabilità di incontrare uno o più cinghiali durante il transito. Si trovano la provinciale 13 'del commercio', della regionale della Val di Cecina, della 68 dei Quattro Comuni nel tratto che porta da Monteverdi fino a Suvereto, la Fi-Pi-Li e la Tosco Romagnola Est. "Ringraziamento il Prefetto Giuseppe Castaldo - commenta il direttore Ciarrocchi - per la sua grande disponibilità e sensibilità nei confronti di una problematica che, anche nella provincia di Pisa, è di estrema attualità. Proprio negli scorsi giorni abbiamo presentato una mappatura delle strade a più alta pericolosità dove gli automobilisti hanno più probabilità di incontrare un cinghiale. La presenza fuori controllo dei cinghiali non è solo più un problema per gli agricoltori e l’agricoltura. E’ un’emergenza di comunità".

Coldiretti ha chiesto, in un documento condiviso a livello nazionale attraverso un’azione senza precedenti, che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste di controllo e di contenimento della specie cinghiale, affinché: gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento ai sensi della delibera n° 515 del 10/05/2021, approvata dalla Giunta Regionale Toscana e procedere direttamente alla cattura dei nocivi, nel rispetto delle disposizioni vigenti, ma con celerità e vincoli burocratici ridotti al minimo; l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia provinciale; gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie, ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale; il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio; le carni degli animali vengano destinate alla beneficienza nel rispetto di standard di sicurezza o vengano valorizzati a sostegno dell’economia locale; che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al Prefetto in quanto "competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza".

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