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Cronaca San Rossore

Indagini sull'Ente Parco, il consiglio direttivo: "Collaboreremo con gli organi giudiziari"

Dopo la notizia dei sette indagati per peculato, truffa, abuso di ufficio e falso ideologico, il nuovo Consiglio direttivo dell'Ente Parco interviene per evidenziare l'intenzione di fare chiarezza nella nuova gestione

"Nel più complessivo lavoro di rilancio e posizionamento dell’Ente Parco in termini politico-amministrativi che il nuovo presidente, il nuovo consiglio direttivo ed il nuovo direttore stanno portando avanti, una parte importante è stata ed è quella della corretta e virtuosa gestione delle risorse finanziarie e del personale". Inizia così il comunicato stampa diffuso dall'Ente Parco, dopo la notizia dei sette indagati per peculato, truffa, abuso di ufficio e falso ideologico, a causa di presunte irregolarità nella precedente gestione.

"Alla luce di incongruenze e criticità emerse negli ultimi mesi, ed evidenziate particolarmente dal nuovo Collegio dei revisori dei conti - prosegue la nota - gli organi dirigenti del Parco hanno provveduto a compiere una serie di atti che si sono concretizzati in:
1) rimozione del responsabile del servizio finanze e bilancio, destinato temporaneamente ad altro incarico;
2) informazione doverosa alla Corte dei conti sullo stato dell’arte sia tramite trasmissione di documenti, sia attraverso un incontro ufficiale;
3) richiesta alla Regione Toscana di una forma di commissariamento 'ad acta' - prevista dalle norme regionali in materia di aree protette - per quanto concerne la predisposizione e l’adozione del bilancio consuntivo 2012, e gli adempimenti conseguenti;
4) richiesta alla Regione Toscana di una deroga per l’assunzione di un nuovo responsabile del servizio finanze e bilancio".

Oltre a tali azioni gli organi del Parco hanno attivato le procedure per la predisposizione del bilancio di previsione 2014 (anche tramite il supporto di apposito consulente, ovviamente individuato con pubblica selezione, in ragione dell’assenza di figure professionali idonee nella dotazione organica dell’Ente Parco) e, su proposta del Direttore, definito ed attuato il riassetto della struttura organizzativa dello stesso ente.

"Questo è il lavoro in essere per riqualificare e rilanciare l’azione del Parco - dicono ancora dall'Ente - di tale lavoro non può non far parte anche la piena disponibilità a collaborare con organi giudiziari che ritenessero, autonomamente, di dover indagare su aspetti gestionali della vita pregressa dell’Ente Parco, come sta avvenendo da tempo e con le accelerazioni delle ultime ore su alcuni fronti. Tali indagini, che non sono certamente 'istigate' dagli attuali organi dirigenti del Parco e che risulta non coinvolgano alcun amministratore precedente, si auspica che possano svolgersi nel migliore dei modi e nei tempi più celeri possibile per individuare eventuali abusi o reati commessi, e circoscrivere le responsabilità anche al fine di tutelare l’immagine e l’onorabilità dell’Ente e del personale che in esso da anni lavora con impegno e passione".

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