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Cronaca Pontedera

Maturità, Pontedera si unisce all'appello contro il Miur: "Prova di Fisica troppo difficile"

Un gruppo di studenti, genitori e insegnanti del Liceo scientifico 'XXV Aprile' ha scritto alla Seconda Commissione della Regione affinchè si faccia portavoce della problematica con il Ministero

Studenti, genitori e insegnanti del Liceo scientifico 'XXV Aprile' di Pontedera contro il Ministero dell'Istruzione in vista del fatidico Esame di Maturità. Tutto nasce dalle tre simulazioni di prova di Fisica che il Miur ha reso note, prove che hanno portato sgomento negli studenti di tutta Italia tanto da far partire un appello nazionale proprio contro lo stesso Ministero.

"Le attuali simulazioni rese note dal Ministero hanno provocato sconforto, frustrazione e sgomento sia negli studenti, che nei docenti e, di riflesso, nelle famiglie, stante la difficoltà e, soprattutto, la non conformità ai programmi di fisica tradizionalmente svolti e stante l'impossibilità di svolgere, durante l'anno scolastico anche tenendo conto del numero esiguo di ore dedicate alla materia in oggetto, tutti gli argomenti che sarebbero necessari per affrontare siffatte prove - affermano studenti, genitori e insegnanti - ciò, al di là di una incomprensibile discrasia, creerà certamente una penalizzazione nelle valutazioni e mancanza di omogeneità delle stesse, rendendo quindi ingiusto ed iniquo un momento particolare e delicato quale è l’esame di maturità".

Prove dunque troppo difficili per il grado di preparazione degli studenti dei Licei scientifici italiani.

Così in particolare da Pontedera è partita la richiesta da parte degli alunni della classe 5ª D del Liceo 'XXV Aprile', richiesta firmata anche da alcuni genitori e docenti, affinchè la Seconda Commissione Consiliare della Regione Toscana (che ha tra le competenze anche il diritto allo studio) discuta della problematica e interagisca con il Miur.

Nell'appello nazionale i firmatari chiedono:

  • di essere ammessi ad un colloquio con una delegazione ministeriale e di essere ascoltati per trovare una soluzione condivisa che tenga conto e valorizzi il lavoro svolto durante tutto il percorso scolastico dagli studenti che si apprestano a sostenere l’esame di maturità per l’anno in corso, i quali hanno svolto regolarmente il normale programma di fisica;
  • di istituire corsi ministeriali (e non a pagamento) per dare la possibilità ai docenti di prepararsi per essere in grado di istruire gli studenti degli anni a venire e, magari, riproporre la prova di Fisica, nei termini in cui è stata proposta nell’attualità, dopo il decorso di un triennio, ossia per gli studenti che frequenteranno la classe terza nell’anno scolastico 2017/18, al fine di permettere a tutti gli operatori del settore di prepararsi fin dall’inizio del terza liceo; 

  • se poi il Miur ritiene di dare la prova di fisica al prossimo esame di maturità, nulla questio, ma che la stessa sia adeguata alla preparazione ed alle conoscenze normalmente raggiunte al quinto anno di Liceo e non una prova che non sia possibile affrontare nemmeno al secondo anno di università! Tutto questo per non vanificare il lavoro svolto in questi anni con serietà e impegno da centinaia di studenti e docenti e per non mettere le famiglie in condizione di pagare ripetizioni forse inutili alimentando un mercato sommerso. 

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