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Cronaca

Ostaggi dei terroristi in un negozio: i Carabinieri pronti in caso di allarme

Un'esercitazione che ha visto impiegato l'intero dispositivo anti-terrorismo dell'Arma

Esercitazione antiterrorismo la notte scorsa, tra mercoledì 9 e giovedì 10 maggio, in un importante negozio di Pisa, da parte dei Carabinieri, di fronte a una nutrita delegazione dei rappresentati della 'FIEP', organizzazione multinazionale delle forze di polizia a ordinamento militare.

La complessa attività ha coinvolto tutti i reparti dell’Arma dei Carabinieri che contribuiscono a costituire il dispositivo antiterrorismo nazionale dell'Arma e in particolare un’aliquota del Gruppo Intervento Speciale, le cosiddette 'teste di cuoio' italiane, il reparto speciale antiterrorismo dell'Arma dei Carabinieri, unità del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti 'Tuscania', in supporto tattico al GIS e i cosiddetti 'first responders', rappresentati dalle Aliquote di Primo Intervento di Pisa e Firenze, nonché dalle Squadre Operative di Supporto del Battaglione Mobile Carabinieri 'Toscana'.

L’evento ha anche visto il coinvolgimento dei dispositivi di controllo del territorio e investigativi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pisa (con le sue componenti di comando e coordinamento, informativa e investigativa), del Nucleo Radiomobile e delle Stazioni Carabinieri. È stata anche esercitata, come nella realtà, la capacità di negoziazione con una squadra composta dal Nucleo Negoziatori del GIS e del Comando Provinciale di Livorno. Gli ostaggi sono stati simulati da allievi della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze. Lo scenario, che si è ispirato ad uno degli eventi terroristici realmente accaduti in Europa, è consistito in un sequestro di ostaggi all’interno del negozio a opera di un commando di terroristi per propagandare il proprio radicalismo.

La risposta all’evento terroristico è stata condotta in più fasi: dapprima, vi è stato l’impiego rapido delle Aliquote di Primo Intervento e delle Squadra Operative di Supporto competenti per territorio, che hanno avuto un primo ingaggio a fuoco con il commando terroristico barricatosi già all’interno del negozio; in questa fase, le pattuglie dei Carabinieri in servizio territoriale hanno assicurato la cinturazione a largo raggio. Simultaneamente, è stato costituito un iniziale Posto Comando per la gestione dell’evento di crisi e la direzione dell’intera operazione di polizia. In una seconda fase, mediante elicotteri AB 412 del Nucleo Elicotteri di Pisa, è sopraggiunta la cosiddetta 'U.N.I.S.', l’Unità di Intervento Speciale per azioni antiterrorismo che il GIS fornisce al Ministero dell’Interno.

L’Unità di Intervento Speciale è stata successivamente rinforzata con l’arrivo di ulteriore personale delle Forze Speciali del GIS, con il supporto del personale del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti 'Tuscania'. A questo punto, a causa del precipitare degli eventi all’interno dell’edificio, è stata autorizzata una irruzione per riacquisire il controllo del negozio e liberare gli ostaggi. Sotto la direzione e il coordinamento del GIS, l’intero dispositivo ha effettuato una rapida irruzione nei locali del negozio individuando e neutralizzando i terroristi componenti il commando e liberando gli ostaggi. A mantenere realistica quanto più possibile l’esercitazione non sono mancate le simulazioni dei ferimenti, fra ostaggi e operatori, gestite dal personale militare sanitario specializzato e, in secondo tempo, dal personale del 118, che, insieme ai Vigili del Fuoco, ha partecipato all’esercitazione, come avverrebbe nella realtà.

L’attività, conclusa con la totale liberazione degli ostaggi e la neutralizzazione del commando, si perfeziona oggi, nella sede della Scuola Brigadieri e Marescialli di Firenze, con un incontro per commentare l’operazione, condividere 'best practices' a livello internazionale con i delegati stranieri e evidenziare eventuali criticità e loro possibili soluzioni.

L’occasione ha consentito di verificare e testare le procedure di comando, controllo e coordinamento dell’intero dispositivo antiterrorismo dell’Arma, incrementando l’interoperabilità fra le diverse componenti.

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