Panificio Bolognese, dopo lo sfratto attività in centro: "Condizioni igieniche non rispettate"

Un esposto che verrà presentato lunedì a vari destinatari, tra cui sindaco, prefetto, Asl e forze dell'ordine, per chiedere di verificare le condizioni dei locali di via La Nunziatina 19, in cui dal 18 dicembre, dopo lo sfratto dal capannone di via Ravizza a Ospedaletto, è stata trasferita l'attività dell'ex Panificio Bolognese, oggi Futura Bolognese srl, al centro di una lunga vicenda che vede gli ex dipendenti recriminare per il mancato pagamento degli stipendi.

"Con lo sfratto esecutivo del capannone di Ospedaletto, a partire dal 18 dicembre, le attività del Panificio Bolognese (oggi Il Panificio Bolognese\ Futura Bolognese) sono trasferite a Pisa, in via La Nunziatina n.19 (sede delle prime attività) - si legge nell'esposto dei Cobas - ci chiediamo se il trasferimento di una attività industriale nel centro storico sia accompagnata da tutte le autorizzazioni e certificazioni necessarie, se sono stati effettuati dalle autorità preposte alle autorizzazioni sopralluoghi atti a verificare la idoneità dei locali. Ci chiediamo se l’attività sia compatibile con un centro storico densamente abitato".

"Da alcune informazioni in nostro possesso - proseguono i Cobas - risulta che non ci siano tutte le condizioni igienico sanitarie adeguate, chiediamo un  vostro intervento atto a verificarlo. Chiediamo ai destinatari di questo esposto di appurare quanto sopra scritto e intervenire per il rispetto della legge. Ricordiamo al curatore fallimentare che numerosi ex dipendenti attendono da anni il pagamento di stipendi, tredicesime, e Tfr".