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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pratale / Via San Giovanni Bosco

Evasi dal Don Bosco: tutto in una notte, no piani premeditati

Il 40enne che è riuscito a fuggire è ancora ricercato dalla Polizia: i due detenuti hanno rimosso due grosse pietre dal muro della cella, poi hanno scavalcato il muro di cinta per conquistare la libertà

Non sarebbe stato un piano premeditato ma un'azione decisa in una notte. I due evasi ieri mattina dal carcere Don Bosco di Pisa non avrebbero dunque lavorato a lungo sul metodo per conquistare la libertà. Hanno rimosso due grossi sassi dal muro della loro cella e sono usciti all'esterno, da qui hanno scavalcato anche il muro di cinta della casa circondariale, ma uno di loro è caduto procurandosi la frattura del bacino ed è stato fermato. Lo scavalcamento del muro di cinta è stato compiuto usando una scala di un vicino cantiere per la realizzazione di un nuovo padiglione per salire sul muro, poi, con l'aiuto di un lenzuolo utilizzato come fune, i due detenuti sono scesi per correre verso la libertà. La fuga è stata anche agevolata dal fatto che non era funzionante il sistema di allarme.

Uno di loro appunto, un tunisino 27enne, M.B., è caduto e si è procurato gravi fratture al bacino, anche l'altro, F.Z., 40 anni, campano, potrebbe essersi ferito ma è riuscito comunque a fuggire e a far perdere le proprie tracce. La squadra mobile pisana, che sull'evasione ha aperto un'inchiesta, ha già diramato la sua foto in tutta Italia, ma per ora la caccia all'uomo è rimasta senza esito.

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