Ex Colorificio: un anno e un giorno. Ogni momento è importante e, soprattutto, è uno in più sottratto all’abbandono

Il Municipio dei Beni Comuni 22 ottobre 2013 12:15

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Queste le parole che oggi echeggiano nei 14.000 metri quadrati dell’ex Colorificio.

Un anno e un giorno in cui il Municipio dei Beni Comuni si è preso cura di questo spazio abbandonato e lo ha sviluppato realizzando un’idea collettiva. Ogni giorno è stato un giorno sottratto all’abbandono, ogni giorno è stato la riconferma di una giusta riappropriazione, la certezza di aver toccato il “cuore” di quello che acuisce la crisi che viviamo.

Da oggi ogni giorno è fondamentale ed è uno in più.

Sapevamo che la battaglia sul piano giuridico sarebbe stata difficile, per quanto un GIP avesse inizialmente rifiutato il sequestro, qualcosa avrebbe dovuto far propendere per il ripristino del sistema escludente della proprietà tanto invocato dalla Multinazionale JColors. Quello che vedremo dopo l’apposizione dei sigilli da parte dell’autorità giudiziaria è già noto e lo diciamo da tempo, come del resto avevamo già dichiarato l’interesse meramente speculativo della proprietà che nel Luglio 2013 si è manifestato in Comune con una richiesta di variante a fine residenziale sull’area in cui oggi sorge l’ex Colorificio.

Il meccanismo l’abbiamo capito, la fame sconsiderata di accumulare profitto è quella che oramai muove la nostra società, la nostra amministrazione, i grandi costruttori della città.

La differenza con qualche tempo fa è che sono sempre di più ad ascoltare e a svelare ognuno nel proprio quotidiano, ogni tentativo di speculazione economica, ogni tentativo di infrangere la necessaria partecipazione al destino del nostro territorio e di incrinare nella sostanza ogni regola democratica.

E l’ “assalto alla proprietà” è divenuto oramai inarrestabile, come per una laica magia. Come già abbiamo detto non si può più tornare indietro. Il letto del fiume si sta allargando e non sappiamo quale argine potrà contenerlo.

Oggi un giorno in più, vissuto da centinaia di persone, di quella magia che possiamo definire “Effetto ex Colorificio”.