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Cronaca

Fase 2: a Pisa autobus 'pieni' e passeggeri costretti ad aspettare le corse successive

Criticità sono emerse in particolare nelle corse che collegano la città con Pontedera e Marina di Pisa. Zavanella (Ctt Nord): "Capacità di carico dei mezzi ridotta dell'80%. Lavoreremo per limitare i disagi"

"Le difficoltà ci sono. Si fa molta fatica a garantire il servizio nonostante la mobilità delle persone sia ancora molto limitata. Con l'andare dei giorni e delle settimane la situazione sarà ancora più complessa. Cercheremo di monitorare le tratte su cui emergeranno maggiori criticità ed intervenire per limitare al massimo i disagi". E' quanto afferma il presidente della Ctt Nord, Andrea Zavanella, all'indomani dell'inizio della cosiddetta Fase 2.

Nel corso della giornata di ieri, 4 maggio, sono state le corse che collegano la città con Pontedera e Marina di Pisa quelle sulle quali sono emerse maggiori criticità. "In particolare - prosegue Zavanella - nelle corse di prima mattina per andare a lavoro, con diverse persone che sono state costrette ad aspettare la corsa successiva". Disagi provocati ovviamente dalle norme sul distanziamento sociale che producono "una riduzione della capacità di carico dei mezzi compresa tra l'80 e il 90%".

Diversa è inoltre la situazione tra linee urbane ed extraurbane. "Per quanto riguarda le prime - prosegue Zavanella - anche durante il lockdown abbiamo mantenuto la frequenza di un autobus ogni 10 minuti. Quindi i disagi sono in qualche modo minori. Per le linee extraurbane il passaggio successivo avviene invece dopo mezz'ora o un'ora a seconda delle tratte, comportando quindi maggiori tempi di attesa per l'utente. Valuteremo, dove possibile, di mettere delle corse-bis. Cercheremo inoltre di razionalizzare il servizio, concentrando più corse nelle ore in cui è maggiore l'utenza".

Ma chi ha il compito di verificare che il mezzo non sia sovraffollato? "Abbiamo messo un po' di personale a terra nei punti in cui solitamente salgono più persone, per agevolare l'operazione di salita ed evitare sovraffollamenti. Ovviamente non è possibile controllare tutte le fermate. L'autista, una volta raggiunto il limite massimo di carico, ha inoltre la facoltà di saltare le fermate successive. Chiedo scusa agli utenti in anticipo".

Per il momento l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Rossi, valida fino alla fine di luglio, prevede la possibilità di servirsi dei mezzi pubblici esclusivamente per comprovate esigenze di lavoro e di salute, per necessità e per recarsi in visita ai parenti, mentre non è consentito uscire dal territorio regionale, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. "Chiaramente - conclude Zavanella - non può essere l'autista a verificare questi aspetti. L'ordinanza regionale prevede però che le forze dell'ordine, a campione, possano fermare i mezzi e accertare che l'utilizzo del servizio avvenga nel rispetto delle disposizioni in vigore".

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