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Cronaca

L'Unione industriale pisana festeggia il centenario: "L'industria è di tutti"

Sfilata di protagonisti dell'imprenditoria del territorio al Teatro Verdi, con la presidente Patrizia Alma Pacini 'padrona' di casa: "Guidiamo Pisa verso il futuro"

"Altri cento di questi giorni", con la promessa di trainare tutto il territorio verso il futuro, fatto di progresso scientifico e tecnologico e realizzato dalle mani sapienti di chi, magari proprio cento anni fa, aveva avviato una modesta bottega artigianale che oggi, agli esordi del terzo millennio, si è affermata come un'impresa industriale capace di tessere contatti e legami con l'intero globo. La storia industriale del territorio pisano, che va dalla costa all'entroterra più vicino al capoluogo di regione, è un intreccio di esperienze, tentativi, fallimenti e successi che hanno portato Pisa a essere, oggi, uno dei centri più vitali nel connubio tra processi industriali e innovazioni tecnologiche e robotiche. Lo ha sottolineato con grande orgoglio Patrizia Alma Pacini dal palco del Teatro Verdi, nella mattinata di martedì 7 giugno, nel corso dei festeggiamenti per i primi cento anni di vita dell'Unione industriale pisana. Di cui è, fra l'altro, la prima presidente donna: altro aspetto di cui l'associazione va pienamente orgogliosa.

La Uip nacque il 7 giugno 1922 sulla base di sezioni distinte per settori: metallurgia, meccanica, chimico, farmaceutico, tessile, legno, vetro, che ancora oggi ci rappresentano in Italia e in tutto il mondo. "Mi piace sottolineare che la nostra provincia era posta fra le provincie maggiormente industrializzate della nostra nazione - ha commentato Pacini - si avvertì quindi la necessità di aggregazioni essendoci anche le filiere delle grandi aziende. Così si arriva al 1922. C’è poi un altro aspetto cioè il crescente peso dell’Università nella società come motore di sviluppo. Non è un caso che uno dei primi settori a svilupparsi fu il farmaceutico, destinato negli anni successivi a crescere per dimensioni e per fatturato. La farmaceutica è forse il settore simbolo del rapporto fra impresa e università nella nostra provincia".

Gradualmente a Pisa e provincia iniziarono a svilupparsi le aziende i cui nomi, oggi, rappresentano un biglietto da visita in tutto il mondo. "Le grandi industrie come la Piaggio, la Saint Gobain, cominciarono ad essere patrimonio identitario della nostra realtà locale - ha aggiunto la presidente dell'Unione - e non credo di sbagliare nel dire che c’era un forte senso di appartenenza e di orgoglio in chi entrava a lavorare per queste realtà. Ricordiamoci che ai nomi di ciascuna di queste industrie sono ancora oggi collegati interi quartieri e zone del territorio che hanno contribuito a urbanizzare, ampliandone la popolazione. E ad esse è legato anche il patrimonio di memoria di tante famiglie che hanno vissuto il boom e le varie fasi dei cambiamenti sociali e tecnologici. Potremmo dire che con queste aziende esiste una relazione che va oltre l’istituzionale e assume una connotazione quasi romantica".

I legami con le istituzioni

In un percorso lungo un secolo sono molti i legami duraturi instaurati tra l'Unione e le istituzioni che popolano il territorio pisano. Il primo, naturalmente, è quello costruito con il Comune di Pisa. "Nell’ultima assemblea dell’Unione Industriali Pisana - ha detto il sindaco Michele Conti dal palco del Verdi - la presidente Patrizia Alma Pacini, che ringrazio per l’invito e la collaborazione proficua che abbiamo saputo instaurare in questi anni, in un passaggio del suo intervento disse che 'Pisa ha dimostrato un’aumentata capacità di fare squadra tra imprese e università e centri di ricerca'. Questo è il valore aggiunto della nostra città e il punto di forza da valorizzare in un giorno di festa come questo. 100 anni fa, nel 1922, la nostra società era completamente diversa, così come il sistema produttivo. Con la nascita dell’Unione Industriale Pisana si aggiungeva un tassello importante del nostro sistema di relazioni territoriali, che da allora non ha mai mancato di essere da stimolo e da supporto alle imprese, alle amministrazioni locali e regionali, da motore di sviluppo per il progresso del nostro territorio".

"Perché non basta avere idee per la città, bisogna anche avere la capacità di renderle concrete per dare servizi ai cittadini e alle imprese, che non amano i voli pindarici senza una meta. Pensare globale e agire locale, è stato il metodo che ci siamo dati in questi anni. Tra le tante iniziative insieme mi piace qui ricordare che abbiamo sottoscritto e finanziato con oltre 1 milione di euro, fra Comune e Regione, l’accordo per la riqualificazione della zona produttiva di Ospedaletto, un’area di grande importanza per la nostra città, una zona di carattere strategico per promuovere la crescita della presenza produttiva, artigianale e industriale oltre che di servizi, non solo per Pisa ma per l’intera fascia costiera, anche grazie alla sua posizione geografica e all’ottimo collegamento stradale con tutta la Toscana, garantito dalla vicinanza con la FI-PI-LI e con l'Autostrada A1".

"Abbiamo portato le nostre istanze al Tavolo Infrastrutture attivo presso la Camera di Commercio di Pisa, quelle che riguardano la viabilità e il reperimento delle risorse per una migliore logistica, elementi che permetterebbero il definitivo salto di qualità all’area di Ospedaletto. Teniamo presente che si tratta di un’area dove si sono già insediate importanti realtà industriali, di cui alcune fortemente basate sull’innovazione tecnologica, che hanno scelto l’area industriale di Pisa, proprio per sfruttare l’indotto di ricerca e di formazione d’eccellenza di cui dispone la nostra città grazie alla presenza del nostro prestigioso ateneo, delle scuole superiori di eccellenza e dei centri di ricerca. Su questo tema specifico, dove più attori sono coinvolti, bisogna fare di più e pretendere di più per la Toscana costiera". "Un secolo di vita è un traguardo straordinario - gli ha fatto eco Alessandro Gennai, presidente del Consiglio comunale - in questi cento anni, molte sono state le sfide affrontate e vinte, ed anche per il futuro tante altre battaglie dovranno essere fronteggiate e, ne sono certo, l'Unione Industriale Pisana, ne sarà ancora una volta all'altezza".

Sul tema delle infrastrutture e del necessario sviluppo di direttrici di comunicazioni più efficaci, per garantire alle imprese locali la competitività con la concorreza, è intervenuto anche il governatore Eugenio Giani: "L'asse dell'Arno e quello costiero, tra la provincia di Lucca e quella di Livorno, devono essere i centri propulsivi di uno sviluppo organico dei collegamenti ferroviari e su gomma. Raggiungendo questo obiettivo consentiremo alle industrie pisane di competere con i maggiori concorrenti nazionali e mondiali, per portare ulteriore ricchezza a tutto il territorio". Nel quale una grande importanza per il progresso tecnologico e il trasferimento di conoscenze lo hanno avuto i tre Atenei, cifra peculiare di Pisa: "L'Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna - hanno concluso il rettore Paolo Mancarella, il direttore Luigi Ambrosio e la rettrice Sabina Nuti - sono da sempre alleati delle imprese pisane. La ricerca e la sperimentazione sono il motore del progresso. Senza il rischio dei tentativi, qualche volta falliti ma molto più spesso vincenti, non ci sarebbero stati i risultati di successo ottenuti in questi cento anni di storia dell'Unione".

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