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Cronaca

Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra

4 luglio, data che ha visto alzarsi il sipario sulla diciassettesima edizione de “ Festival Internazionale Volterra Teatro Romano”; calde sere estive che troveranno conclusione l’11 agosto.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Un mese a direzione culturale : ventisette spettacoli accompagnati da tre repliche, tre prime nazionali e un’anteprima nazionale, undici presentazioni di libri e incontri su storia e archeologia per un totale di quarantatré eventi, una sezione dedicata ai giovani e una mostra antologica fotografica che non solo ripercorrono diciassette anni di storia, ma ne hanno inaugurato l’apertura. Tratto caratteristico risulta essere la multidisclipinarità delle forme: Prosa, Musica, Danza, Teatro Danza, Mostre , Incontri, Approfondimenti, Poesia. Oltre 300 artisti si susseguiranno sera dopo sera. Svariati spettacoli sono incentrati su figure femminili, nelle quali emerge una fine psicologia allo scopo di indurre a riflessione su tematiche di grandi attualità : “Cassandra”, regia di Alessandro Di Murro. La violenza subita e una figura che riletta in chiave moderna, pone difronte a una donna lungimirante e ritenuta pazza. La profetessa in grado di prevedere sventure, ma mai creduta. Da qui, la sindrome di Cassandra ovvero, lo stato in cui viene a trovarsi colui o colei che formulano ipotesi tragiche, con la relativa convinzione di non poter fermare il decorrere degli eventi. “Clitennestra”, regia di Sebastiano Tringali. Cosa accadde a una donna nel momento in cui viene colpita negli affetti, quando si trova a doversi scontrare con un grande dolore? Donna infelice, succube di un matrimonio impostogli per legge. “Artemisia”, regia e coreografie di Carmen De Sandi. Donna violata e la sua battaglia contro una società patriarcale per emergere in campo artistico. L’arte diviene così l’emblema del riscatto. “La Storia di Sara”, regia di Roberta Geri. Un corpo di donna in declino, con i mille pensieri e paure che ne derivano, ma che allo stesso tempo è degno di rispetto e piacere. “La Bella addormentata”, coreografia di Raffaele Paganini. Balletto composto da Čajkovskij, storia raccontata alle bambine, e che visti i tempi odierni, occorre approcciare con occhio maggiormente critico, ovvero, insegnare alle proprie figlie che una volta diventate adulte, non esiste un principe azzurro che in sella a un cavallo bianco arriva a salvarle: la forza è dentro di loro. “Rosso Pasolini”, coproduzione Festival Internazionale Teatro Romano Volterra e compagnia Sic12 di Ares. Messa in evidenza di come il cinema nel corso dei tempi ha preso spunto dalla storia dell’arte per creare immagini, raccontare vita e morte di grandi artisti o esprimere lo “spirito” di idee insito in determinate opere. Questo è quanto ad esempio avviene in “Ricotta”, che riproduce la deposizione di Cristo cogliendone il lato popolano, grottesco e teatrale dell’opera. La palliata è nelle mani del commediografo Plauto. Testi di Franco Farina e regia di Pesopiuma : “Plauto. Le radici del comico”. Non può mancare la drammaturgia con William Shakespeare e il suo “Riccardo III”. Regia di Laura Angiulla. “Processo a Socrate”, diretto da Piero Nuti. Processo e conseguente condanna a morte di un uomo, la cui vita è simbolo di obbedienza alle leggi, amor di patria, spiritualità e giustizia. Per trovare un significato a equità giuridica, dovere dell’uomo e senso della morte. A delineare le novità della manifestazione Simone Migliorini, fondatore di quest’edizione: “Questa diciassettesima edizione è molto corposa, grazie anche al progetto che ha visto l’inclusione di svariate associazioni del territorio di Volterra e che contribuiscono ad arricchire l’offerta di questo splendido scenario. Tutto ciò è ovviamente in linea con le politiche dell’amministrazione comunale, enti che hanno contribuito alla realizzazione e Fondazione Cassa di Risparmio Volterra“. Entusiasmo si evince in Francesco Muscò, CEO & Founder di One&One Entertainment, media partner del Festival: “Siamo orgogliosi di questa collaborazione iniziata durante l’organizzazione dell’edizione 2019, è solo all’inizio di un percorso in cui crediamo e che ci vedrà impegnati per ampliare la conoscenza del Festival sul territorio nazionale, attirare nuovi investimenti privati e nuove partnership nel settore cultura, tutto questo attraverso una serie di iniziative congiunte durante i prossimi mesi”. Per maggiori informazioni: Festival Internazionale di Volterra: www.teatroromanovolterra.it - One&One Entertainment: www.oneandone.group

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