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Cronaca

'Bike to shop', Fiab contro le associazioni di categoria: "Incoerenti"

Nel mirino Confesercenti e Confcommercio: "Costretti a ripensare il progetto"

"Col passare del tempo il progetto pare essere stato messo da parte per far spazio a logiche ben diverse. Per questo abbiamo deciso
di ripensare radicalmente l'iniziativa". E' la posizione di Fiab Pisa in merito a 'Bike to shop' il progetto promosso dalla stessa associazione per incentivare l'utilizzo delle due ruote per fare acquisti nei negozi e attività commerciali della città. A finire nel mirino di Fiab sono Confesercenti Toscana Nord e Confcommercio Pisa.

"Con molto entusiasmo - scrive Fiab Pisa in una nota - avevamo creduto che, insieme alle due associazioni e al Comune (patrocinatore dell'iniziativa), si potessero avviare nella nostra città delle politiche per far decollare la spesa in bicicletta. Del resto a Pisa vi sono tutte le condizioni affinché la mobilità ciclistica contribuisca a dare impulso al commercio cittadino: centro storico in buona parte chiuso al traffico, distanze ridotte e una struttura urbana adatta alle due ruote. Un incremento dell'uso della bicicletta avrebbe sicuramente portato vantaggi ai negozi del centro, da tempo in sofferenza per la concorrenza del commercio online e della grande distribuzione".

"Moltissimi studi - prosegue Fiab - dimostrano infatti che coloro che utilizzano la bicicletta per i loro acquisti hanno una maggiore propensione alla spesa. Inoltre esperienze sia di grandi metropoli (Londra, Barcellona, Parigi) che di città più piccole come Bologna, Milano, Parma sono la conferma di come la lotta per il miglioramento della qualità urbana passi da un radicale mutamento del modo di concepire gli spostamenti cittadini. Tale mutamento è anche necessario per contrastare il cambiamento climatico, minaccia che il Consiglio Comunale di Pisa ha sottolineato dichiarando il 23 ottobre scorso lo stato di emergenza climatica".

Se in un primo momento l'adesione delle associazioni di categoria era parsa concreta "col passare del tempo - sottolinea Fiab - il progetto pare essere stato messo da parte per far spazio a logiche ben diverse. Le richieste portate avanti sia da Confesercenti che da Confcommercio in merito alle agevolazioni della sosta auto durante il periodo natalizio nonché l'avvallo alla rimozione delle rastrelliere di Borgo Largo (molto utilizzate) da parte del Comune hanno totalmente svuotato di significato il progetto e ci hanno obbligato a rimettere in discussione le nostre strategie d'azione. Questo ripensamento ovviamente non riguarda le finalità del progetto ma il fatto che riteniamo che al momento i nostri partner non siano ancora in grado di svilupparlo in maniera coerente".

"Siamo tuttavia convinti - conclude Fiab Pisa - che siano molti i commercianti (dentro e fuori le associazioni di categoria) che capiscono come la mobilità sostenibile sia un'opportunità irrinunciabile, ed un baluardo per reggere la concorrenza sempre più aggressiva del commercio online e della grande distribuzione. Per questo riteniamo più sensato rivolgerci direttamente ai singoli: i commercianti che volessero collaborare con noi per pensare azioni di promozione dello shopping in bicicletta possono contattarci all'indirizzo email dedicato:commercio@fiabpisa.it".

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